Ceviche a colazione... il mio primo libro!

10 settembre 2008

E pure questa è da divulgare... per me e per tutti gli insegnanti precari

Lettera aperta dell’ASSOCIAZIONE DOCENTI PRECARI MILANO
Gentile Ministro Gelmini,
in riferimento all'articolo su Repubblica del 5.09.09, In tre anni taglierò 87.000 cattedre, la scuola è ormai al collasso e di quello in data odierna, sempre su Repubblica Mi dispiace per i 200 mila precari ma il loro futuro non dipende da me vorrei puntualizzare quanto segue:
Sono precaria da ormai 18 anni, e ho superato i 50 anni; per quello che può valere (a quanto pare meno di zero) ho conseguito una laurea, due abilitazioni, vinto un concorso ordinario, fatto corsi di formazione, ciò nonostante rientro perfettamente nella tipologia alla quale Lei rivolge l'invito, senza mezzi termini, di cercarsi un altro lavoro, perché nella scuola "l'ultimo treno è partito con le 25.000 assunzioni" dell'estate passata tra l'altro autorizzate dal precedente ministro, Giuseppe Fioroni.
Mi permetto di dubitare circa il fatto che tutta l'opinione pubblica sia con Lei come continua a dire in varie dichiarazioni alla stampa "L´opinione pubblica è con me, la politica irresponsabile del passato ha rubato il futuro ai giovani della mia generazione, ma sui cittadini italiani del 2020 non si deve scherzare. Il loro destino non può essere oggetto di bassa speculazione politica", una politica che continua tuttavia a rubare il futuro di centinaia di migliaia di lavoratori e famiglie legate al comparto scuola.
E mi permetta, bel modo di preparare il futuro dei nuovi cittadini, riducendo le ore di insegnamento e tagliando risorse; il budget del Suo ministero "viene mangiato dagli stipendi dei docenti" non è che forse sarebbe necessario investire? Chiedere un budget maggiore? Molti edifici scolastici sono fatiscenti, ai docenti si chiede di portare avanti progetti, attivarsi nei corsi di recupero, trovare strategie per evitare la dispersione scolastica, tutto questo senza nuovi investimenti, anzi riducendo il personale, a volte si ha come l'impressione che Lei venga da un altro pianeta.
Dalle sue interviste e dal suo operato di questi ultimi mesi si evince che, ovviamente, nuovamente, il Ministero della Pubblica Istruzione è stato affidato a qualcuno che sa di scuola solo quello che ricorda dalla sua esperienza personale dietro i banchi o che desume dal "sentito dire" o da quanto legge sui giornali.
Ha mai provato a gestire una classe di 31 adolescenti? Ha sperimentato cosa significa essere assunta e licenziata per anni di fila, essere costretta a cambiare posto di lavoro, colleghi, alunni ogni anno, per poi sentirsi dire appunto "hai perso il treno", per un soffio, ma l'hai perso?”.
Lei parla di merito, di valutazione dei docenti e di qualità della scuola. Niente da eccepire, nessuno di noi teme di essere valutato, del resto lo siamo ogni giorno, dagli studenti, dalle famiglie e soprattutto dai media che sembrano fare a gara per dimostrare quanto siamo fannulloni. Ovvio solo le cose negative fanno notizia, così gira il mondo!
È chiaro che anche la qualità della scuola, che ogni Ministro promette ad ogni cambio di governo, si limiterà, come al solito, a belle parole perché l'unico modo, del resto il più facile, che anche Lei propone per dare qualità alla scuola si basa sui tagli, necessari per migliorare lo stipendio da lei definito "misero" dei docenti meritevoli (tra i quali ovviamente non sono contemplati i precari, forse che precario significa anche non meritevole o non preparato?).
Mi chiedo comunque come possa essere di qualità una scuola che, oltre a tagliare il numero dei docenti, autorizza classi di 31 alunni (quando spesso le aule obsolete riescono a contenerne a malapena 22), propone la riduzione delle ore di lezione e di conseguenza dell'offerta formativa e che, infine, permette che ogni anno vengano assunte e licenziate migliaia di persone.
Dimenticavo: il tutto a vantaggio delle scuole paritarie che, oltre ad incassare notevoli rate dalle famiglie, possono formare classi di pochi alunni e regalare diplomi.
Evviva la scuola di qualità!
Di sicuro non credo che i precari si aspettassero davvero di essere immessi in ruolo tutti in questa tornata di assunzioni ovviamente, precario non è neppure sinonimo di ingenuo, ma sicuramente non si aspettavano questa sua "strategia" operativa: eliminarli, invitandoli a cercarsi un altro lavoro. Soprattutto il suo invito tra l'altro era indirizzato proprio ai precari storici cioè a quelli che hanno anche 50 anni e anche 20 anni di lavoro nella scuola pubblica. E Lei sicuramente dimostra di non porsi nessun problema etico o morale, nel dire a persone che lo Stato, che lei rappresenta, ha "usato" per anni, a suo comodo: "non mi servite più" . È vero, afferma di non voler licenziare nessuno, ma solo perché è impossibile licenziare un dipendente pubblico di ruolo se non per gravi e comprovati motivi.
E di nuovo una strategia innovativa: non verranno sostituiti i docenti che andranno in pensione!
Mi chiedo comunque se Lei abbia già visto con la sfera di cristallo, quanti ne andranno alle primarie e quanti nelle medie inferiori e superiori, ma anche se così non fosse, avrà sicuramente studiato in piano di riciclo del personale, che le permetterà di spostare docenti del primo ciclo sul secondo e viceversa, sempre nella prospettiva di una scuola di qualità.
Trovo inoltre vergognoso, che un Ministro di una repubblica considerata democratica, si permetta di dare pubblicamente solo giudizi negativi sui docenti della scuola che rappresenta la cultura italiana.
E pensare che molti docenti avevano apprezzato l'idea di avere un ministro "rosa" e soprattutto giovane. Ma come si sa, il rosa e la giovane età da soli non sono una garanzia soprattutto se guidati e consigliati da qualche altra figura politica che di scuola ne sa un po' più di Lei!
Concludo ricordandole che il personale della scuola forse ha votato la Sua coalizione di governo, o forse no, ma l'hanno certamente votata migliaia di famiglie che hanno creduto, tra le altre cose, nell'illusione di una scuola migliore, per la quale non ci si limitasse, come sempre, a lesinare risorse, ma, al contrario, si proponessero investimenti degni di un paese del terzo millennio e non del terzo mondo. Ma visto che "la scuola è al collasso", uccidiamola pure, con il beneplacito dell'opinione pubblica, ovviamente.
ASSOCIAZIONE DOCENTI PRECARI MILANO
Prof.ssa Mariateresa COSSOLINI
***
Aggiungo qualche particolare anch'io.
Io di anni ne ho 42, 12 di esperienza nella scuola. Da precario, ovviamente.
Sette all'estero, uno a Tunisi (e a Il Cairo), uno ad Asmara in Eritrea, quattro a Belo Horizonte (Brasil!), uno a Lagos, nella disgraziata Nigeria.
Anch'io, ovviamente, ho una laurea, in Lettere, conseguita con il 110 e lode.
Sono abilitato e vanto tra i miei titoli un corso di perfezionamento in Lingue e Letterature Classiche e un master in Storia Antica, incentrato sul confronto tra Oriente e Occidente.
Oltre all'italiano, ovviamente, parlo e scrivo quattro lingue, in ordine di perfezione: portoghese, spagnolo, inglese, francese.
Me la cavo anche un po' con il tedesco, a dire il vero. Ho solo bisogno di ripassarlo.
Senza contare le lingue "classiche" che ho studiato, il greco antico e il latino, nonché il sanscrito.
Senza contare le nozioni che ho appreso di ebraico, greco contemporaneo, turco, russo, arabo, cinese, persino tigrino.
In gran parte persesi nel lato latente della memoria, è vero, ma bagaglio consistente della mia preparazione culturale e formazione umana.
Coordino, da solo l'uno e in collaborazione con la mia compagna Priscila, immigrata ecuatoriana, l'altro, i gruppi di lettura in portoghese e in spagnolo della Biblioteca Berio di Genova, che si sono prodotti recentemente in notevoli eventi culturali di risonanza internazionale nella mia città, Genova.
Ma a parte le mie competenze culturali, credo di poter dire, seza falsa modestia, di essere un ottimo insegnante, non solo preparato, ma anche dotato di quell'umanità, di quella capacità di dialogo e di quella propensione all'incontro, anche interculturale, frutto certo della mia esperienza all'estero, che spesso sono le materie più preziose e necessarie per i nostri alunni.
Laddove, naturalmente, homo sum, humani nihil a me alienum puto, pertanto di errori ne commetto pure io. Ma li riconosco. E gli alunni pure me lo riconoscono.
E di insegnanti come me, precari come me, ne ho conosciuti molti, quasi tutti.
Ora la Gelmini, avvocatuccia figlia di un politico democristiano, sin da ragazzina fan di Berlusconi e della sua nefasta "discesa in campo", dice che dobbiamo trovarci un altro lavoro perché nella Scuola, di cui lei non capisce una mazza, non c'è posto per noi. E alle parole, sostenuta dal suo idolo Silvio, sta facendo seguire i fatti. Scaraventandoci sul lastrico.
Sta imponendo il maestro unico con un clamoroso e deleterio ritorno al passato e ha la faccia tosta di sostenere che lo fa per ragioni pedagogiche. Quali???
Quanto meno così diceva prima, ora ammette che lo fa soprattutto per tagliare un numero esorbitante di posti di lavoro. E lo dice con tranquillità, come se davvero stesse parlando solo di numeri.
Trascurando colpevolmente il fatto che sta parlando di persone!!!!
Nella maggior parte dei casi più anziane di lei, ma soprattutto sicuramente più preparate e molto più oneste di lei!
Se avessi voglia di ridere mi limiterei a citare Swift, che scrisse nel Gulliver che alla sua epoca in Inghilterra quando nasceva un figlio cretino, pensavano subito di fargli fare l'avvocato.
Ma non intendo offendere un'intera categoria, è evidente che tale citazione la applico tutta a lei.
Il fatto è che non ho alcuna voglia di ridere, visto che per i tagli effettuati pure all'INPS, sta tardando fatalmente a entrare nel mio conto anche l'indennità di disoccupazione... e comincio a preoccuparmi seriamente!
Sono d'accordo con un mio collega che ha sostenuto all'assemblea dei precari di Genova (cfr. http://precariliguria.blog.kataweb.it/) che dovremmo avviare anche azioni legali nei confronti di questo governo di canaglie!
LOTTIAMO PER NOI, PER IL NOSTRO FUTURO E PER QUELLO DEI NOSTRI FIGLI!!!

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