Ceviche a colazione... il mio primo libro!

20 febbraio 2011

Ceviche a colazione... è uscito il mio primo libro!!!


Finalmente è uscito il mio primo libro!!!

Si tratta di una raccolta di racconti con un filo conduttore da romanzo, ispirata alla mia esperienza di vita con la comunità dei migranti latinos, e una riflessione di fondo che spero colpisca le coscienze.
Nei prossimi giorni si dovrebbe trovare in tutte le librerie o comunque si dovrebbe poter ordinare.
Di seguito uno dei cuentos, il primo:
***
Viagra clandestino
Yenny è una donna di 42 anni. Ha marito, lavoratore precario e costante bevitore di pilsener, nonché 3 figli, studenti come tanti a Guayaquil, dall’incerto futuro, o forse è meglio dire dall’incerto futuro certo.
Lei, donna di personalità e passione, ereditate forse dalle sue remote radici shuar, stanca della precarietà, anche a letto, del marito, come dell’incertezza certa del futuro dei figli, oltre che di sé stessa, un bel giorno gli dice:
- Sonia m’ha detto che in Italia il fratello guadagna bene. Se non ci vai tu, ci vado io!
Scontata la sua partenza. Scontato il suo arrivo a Milano.
Prime difficoltà con la lingua! Ma l’italiano sembrava tanto simile al castigliano!
Prime difficoltà con l’alloggio. Meno male che ci si aiuta tra connazionali. Le invidie, i litigi, la birra che scorre nei bicchieri. Tutto fa parte.
Costanti difficoltà con i costumi locali: ma questi italiani non ridono mai, sempre a correre, sempre arrabbiati… Solo la sera un po’ di gente gira per locali. Ma tutto è caro!
Bisogna lavorare. Anche perché il visto per turismo scade presto. Poi Yenny diventa extracomunitaria clandestina.
Extracomunitaria clandestina: che brutte parole! Ma non siamo tutti esseri umani?
E cos’è questa comunità europea? Una nave in cui mi sono imbarcata senza biglietto, tanto da essere considerata clandestina?
Il biglietto, a dire il vero, Yenny l’ha pagato, e molto caro, tirando fuori tutti i risparmi conservati a stento e integrati con una sudata colletta tra parenti e amici, che a loro volta investivano in future rimesse in euro.
Ma la vita è cara a Milano. La lingua è difficile da imparare alla svelta, specie se si parla sempre con i connazionali in castigliano. La condizione di clandestina, la paura di essere cacciata via senza un soldo, ti mordono lo stomaco.
Ma Yenny non è tipa che si arrende facilmente. Le radici shuar?
Si dà da fare: donna delle pulizie, baby sitter, dog sitter, badante, lavascale, fruttivendola, volantinista, tutto rigorosamente in nero.
Yenny è una donna di 42 anni, non più giovanissima quindi, ma ancora interessante. Le gravidanze l’hanno lasciata un po’ formosetta, ma tutto sommato nei punti giusti, dove agli uomini piace.
Qualche uomo la nota. E Yenny è una donna di esperienza, che capisce bene quando gli uomini s’interessano a una donna non solo per un’occhiata di compiaciuta sfuggita.
Ce n’è uno, in particolare, un cinquantenne, si direbbe, belloccio, ben tenuto, si capisce che non ha mai avuto grossi problemi nella sua vita, specie di alimentazione.
L’ha adocchiata. Lei ricambia le occhiate, all’inizio sorniona, poi sfacciata.
Allora lui si fa più audace, le parla, le fa domande, le offre un caffè.
La porta a letto. O meglio, è lei che ci va, e volentieri.
Aveva bisogno di affetto. E anche di sesso. E anche dell’illusione di avere un compagno.
Qualcuno che la possa anche sostenere, aiutare. Perché no?
Magari conosce qualcuno che le può offrire un lavoro in regola.
Magari…
Gli piacciono i viaggi. Ma non la porta mai con lui.
Tu non puoi uscire e rientrare tranquillamente alla frontiera, sei clandestina!
Le dice.
E se ne va. Ma è generoso. Le lascia qualche soldo. E in genere torna presto, dopo una, due settimane. A Cuba, in Thailandia, in Brasile, in Kenya…
E quando torna è sempre stanco. A letto. Preferisce dormire. Almeno per un paio di giorni.
Del resto non è più un ragazzino. E le ragazze “esotiche” possono anche essere estenuanti!
Ma è bravo, comunque! Torna sempre da Yenny. La chiama subito, quando arriva. S’è affezionato! Yenny ha sempre qualcosa di più delle ragazze con cui se la spassa in vacanza.
È tanto affezionato che, dopo un intenso e faticoso viaggio ai Caraibi, decide comunque di appagare le voglie pregresse di Yenny. E prende un viagra. Gliel’ha consigliato un amico.
Lui si diceva contro prima, ma provare non costa nulla, dice ora.
Invece è costato qualcosa.
Nudi, durante i preliminari, all’improvviso lui si sente soffocare, mancare, è pallido, respira affanosamente, si stravacca sul letto, sempre più giallo, con la faccia inebetita.
E Yenny si angoscia:
- Tesoro, por favor, non morire adesso, fallo per me! Pensa a cosa mi succede se arriva la polizia e mi trova senza documenti! Por favor, non morire!!!!
Alla fine s’è ripreso. La paura di Yenny di soffrire gravi conseguenze legali e penali è stata più forte della crisi cardiocircolatoria del suo amante. Il quale s’è addormentato, amorevolmente vegliato da Yenny, che s’è ripromessa di non eccedere più in richieste di attenzioni da parte di lui estenuato dalle sue avventure.
Almeno finché non conseguisse un regolare permesso di soggiorno.
***
http://habaneroedizioni.wordpress.com/2011/02/26/ceviche-a-colazione-di-roberto-marras/

Chi ne sia interessato all'acquisto, lo cerchi in qualsiasi libreria, o mi contatti:
3204131062
romras@libero.it

5 commenti:

Marta Ribeiro ha detto...

Que legal Roberto! Quero ler! Vai fazer o lançamento em alguma livraria? Gostaria da minha copia autografada viu? "Suerte". Um abraço da amiga Marta Ribeiro de Souza

Marta Ribeiro ha detto...

Que Legal Roberto, Parabéns! O livro vai ser lançado em alguma livraria? Nao vejo a hora de ter a minha copia autografada. "Suerte" Cidadao do Mundo. Um abraço da amiga Marta Ribeiro de Souza

Unknown ha detto...

SI ESTE ES EL PRIMER RACCONTO PUES EL LIBRO YA ME FASCINA... BRAVO ROBERT QUE ESTE SEA EL PRIMERO DE MUCHOS MUCHOS MAS... SALUDOS.. CRIS RUIZ

Roberto ha detto...

Promoção brasileira!
http://blogdobourdoukan.blogspot.com/2011/03/livro.html

Anonimo ha detto...

Che nostalgia! Quanta verità e speranza nelle pagine di questo libro! Mi ha scaldato il cuore!... Non immagini quanto bene m'ha fatto!
Una lettrice italo-argentina...