Ceviche a colazione... il mio primo libro!

7 maggio 2007

Intelligenti stupidi vs stupidi furbi

Ho dato il mio contributo di pensiero a un interessante post nel blog di Iacopo Fo dedicato al risultato di una ricerca secondo cui hanno più successo negli affari i meno intelligenti rispetto ai soggetti dal QI alto.
Di seguito riporto il mio testo, ma invito a leggere il testo originale di Iacopo Fo e gli altri commenti, tutti molto interessanti: http://www.jacopofo.com/?q=node/3022#comment-5750
Difetto d'educazione
Io penso che alla base di tale situazione cmq ci sia un difetto d'educazione. I giovani "geniali" non sono valorizzati nel nostro sistema, sono diluiti nella massa al punto da far loro perdere entusiasmo e vitalità creativa. Il nostro sistema è infatti orientato a creare individui omologati; i geni, per definizione, non possono omologarsi.
Celebre l'anedotto di Aristotele su Talete, che, rimproverato dai concittadini per la sua povertà, nonostante il suo genio riconosciuto, volle dimostrare loro che avrebbe potuto arricchirsi quando voleva. Infatti, grazie alla contemplazione degli astri, previde un eccezionale raccolto d'olive, su cui investì e puntualmente s'arricchì, palesando come sia facile per i filosofi arricchirsi, laddove non è questa la loro priorità né il loro scopo.
Da allora ne son cambiate di cose!
Oggi chi dedica la propria giovinezza a studiare finisce per diventare un quarantenne-cinquantenne precario, spesso con molti rammarichi e pentimenti. Se non ha la fortuna di cogliere buone occasioni o di ricevere adeguate spinte, difficilmente emerge.
Tralasciamo per giunta il fatto che una persona più intelligente è anche generalmente più sensibile (vedi Goleman) e quindi più rispettosa del prossimo, ossia più onesta. E oggi, forse più che in passato, spesso e volentieri chi s'arricchisce rapidamente e facilmente non è certo caratterizzato dal criterio dell'onestà.
Non mi dilungo nel riportare esempi noti a tutti.
romras

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