Sabato scorso, 22 marzo 2008, verso le 10:15, stavo tornando dal mercato del pesce con la mia fidanzata Priscila, ecuatoriana di origine, ma a Genova dal '99 e sestrese d'adozione, a casa sua appunto a Sestri Ponente, allorché ci siamo imbattuti nel comizio, iperprotetto, anche troppo, dalle forze dell'ordine, dei leghisti Borghezio e Rixi e altri stronzi della stessa risma.
In particolare, proprio mentre passavamo con le buste della spesa, Borghezio stava insultando gli immigrati e le immigrate.
Abbiamo poi partecipato, assieme a tante altre persone, giovani e anziane, alla protesta legittima contro tanta tracotanza e volgare razzismo e fascismo. Siamo stati anche intervistati dal giornalista Daniele Grillo de Il Secolo XIX, che ci ha citato infatti nell'articolo relativo apparso a p. 18 dell'edizione della domenica successiva, di pasqua. Però io ho ritenuto opportuno precisare alcune cose per email, che riporto di seguito.
"Gentile Sig. Grillo,
chi Le scrive è il Prof. Roberto Marras, insegnante di Lettere, che sabato scorso, a Sestri, Le ha rilasciato delle dichiarazioni molto chiare (almeno, immagino fosse Lei in persona) in merito al comizio di Borghezio, Rixi e degli altri leghisti presenti, di cui lei tratta nell'articolo pubblicato domenica a p. 18.
Lei riporta il mio sdegno in detto articolo, invece io Le avevo chiesto di precisare il fatto che mi fossi lamentato civilmente con gli ufficiali dei carabinieri presenti, allorché ho sostenuto che i leghisti stavano chiaramente e impunemente commettendo i reati di incitamento alla violenza e all'odio razziale, disturbo della quiete pubblica e imbrattamento del suolo pubblico, allorché hanno gettato le banconote false con le facce di Prodi e Veltroni. Anzi, lo scandalo più grave, secondo me, è stato proprio provocato dalle forze dell'ordine presenti, le quali, anziché impedire ai leghisti di inveire contro gli immigrati "ladri, stupratori e assassini" e le immigrate "prostitute", nonché i "compagni coglioni", li hanno protetti nell'atto di violare la legge!!
E tutto ciò mentre provocavano la legittima reazione della gente presente, in un contesto sociale che, come Le avevo fatto notare, è composto soprattutto da operai e immigrati, senza voler poi etichettare Sestri come "rossa" o di altri colori. Una provocazione chiaramente mirata e voluta, al punto che Borghezio ha avuto pure la faccia tosta di ringraziare la gente che gli gridava giustamente "fascista", per la pubblicità che stavano facendo loro.
Le aggiungo una notizia: vista l'inerzia delle forze dell'ordine presenti (un ufficiale dei carabinieri, di origine sarda come me, mi ha detto e ripetuto che "non era il luogo e il momento di agire", l'altro, più giovane e più alto in grado, mi ha chiesto chi fossi, ma non mi ha dato risposta, guardandomi male), mi sono recato subito al posto di polizia in via Da Persico, dove ho tentato di presentare denuncia. L'ufficiale presente me lo ha impedito sostenendo che le forze dell'ordine erano già presenti in loco e loro dovevano intervenire, se necessario. Io gli ho risposto che era necessario, ma non intervenivano, e lui mi ha ribadito perentoriamente la sua risposta. Impedendomi appunto di presentare la denuncia.
Insomma, sabato a Sestri abbiamo assistito a un evidente episodio di fascismo sotto casa (io non sono residente a Sestri, ma la mia fidanzata sì), di violazione della legge da parte dei provocatori leghisti, e le forze dell'ordine presenti, anziché difendere i valori democratici della nostra costituzione, hanno protetto i delinquenti.
Perché il comizio era autorizzato?
Mi ricordo, qualche anno fa, di una raccolta firme dei radicali, credo, sicuramente altrettanto autorizzata, per un referendum per la liberalizzazione delle droghe leggere. Ho assistito personalmente alla scena di due tutori dell'ordine che sono andati a impedire a un dimostrante di pronunciare i suoi slogan, opinabili, ma non certo più gravi di quelli ascoltati sabato scorso.
Sarà che le forze dell'ordine usano i classici due pesi e due misure?
Prof. Roberto Marras"
chi Le scrive è il Prof. Roberto Marras, insegnante di Lettere, che sabato scorso, a Sestri, Le ha rilasciato delle dichiarazioni molto chiare (almeno, immagino fosse Lei in persona) in merito al comizio di Borghezio, Rixi e degli altri leghisti presenti, di cui lei tratta nell'articolo pubblicato domenica a p. 18.
Lei riporta il mio sdegno in detto articolo, invece io Le avevo chiesto di precisare il fatto che mi fossi lamentato civilmente con gli ufficiali dei carabinieri presenti, allorché ho sostenuto che i leghisti stavano chiaramente e impunemente commettendo i reati di incitamento alla violenza e all'odio razziale, disturbo della quiete pubblica e imbrattamento del suolo pubblico, allorché hanno gettato le banconote false con le facce di Prodi e Veltroni. Anzi, lo scandalo più grave, secondo me, è stato proprio provocato dalle forze dell'ordine presenti, le quali, anziché impedire ai leghisti di inveire contro gli immigrati "ladri, stupratori e assassini" e le immigrate "prostitute", nonché i "compagni coglioni", li hanno protetti nell'atto di violare la legge!!
E tutto ciò mentre provocavano la legittima reazione della gente presente, in un contesto sociale che, come Le avevo fatto notare, è composto soprattutto da operai e immigrati, senza voler poi etichettare Sestri come "rossa" o di altri colori. Una provocazione chiaramente mirata e voluta, al punto che Borghezio ha avuto pure la faccia tosta di ringraziare la gente che gli gridava giustamente "fascista", per la pubblicità che stavano facendo loro.
Le aggiungo una notizia: vista l'inerzia delle forze dell'ordine presenti (un ufficiale dei carabinieri, di origine sarda come me, mi ha detto e ripetuto che "non era il luogo e il momento di agire", l'altro, più giovane e più alto in grado, mi ha chiesto chi fossi, ma non mi ha dato risposta, guardandomi male), mi sono recato subito al posto di polizia in via Da Persico, dove ho tentato di presentare denuncia. L'ufficiale presente me lo ha impedito sostenendo che le forze dell'ordine erano già presenti in loco e loro dovevano intervenire, se necessario. Io gli ho risposto che era necessario, ma non intervenivano, e lui mi ha ribadito perentoriamente la sua risposta. Impedendomi appunto di presentare la denuncia.
Insomma, sabato a Sestri abbiamo assistito a un evidente episodio di fascismo sotto casa (io non sono residente a Sestri, ma la mia fidanzata sì), di violazione della legge da parte dei provocatori leghisti, e le forze dell'ordine presenti, anziché difendere i valori democratici della nostra costituzione, hanno protetto i delinquenti.
Perché il comizio era autorizzato?
Mi ricordo, qualche anno fa, di una raccolta firme dei radicali, credo, sicuramente altrettanto autorizzata, per un referendum per la liberalizzazione delle droghe leggere. Ho assistito personalmente alla scena di due tutori dell'ordine che sono andati a impedire a un dimostrante di pronunciare i suoi slogan, opinabili, ma non certo più gravi di quelli ascoltati sabato scorso.
Sarà che le forze dell'ordine usano i classici due pesi e due misure?
Prof. Roberto Marras"
Grillo mi ha risposto prontamente:
"Gentilissimo signor Marras,
purtroppo motivi di spazio non mi hanno permesso di pubblicare le sue parole. Giro immediatamente alla nostra rubrica delle lettere la Sua missiva, con speranza di farLe cosa gradita nel chiedere ai colleghi che la gestiscono di pubblicare il Suo pensiero.
La ringrazio,
Daniele Grillo"
purtroppo motivi di spazio non mi hanno permesso di pubblicare le sue parole. Giro immediatamente alla nostra rubrica delle lettere la Sua missiva, con speranza di farLe cosa gradita nel chiedere ai colleghi che la gestiscono di pubblicare il Suo pensiero.
La ringrazio,
Daniele Grillo"
Purtroppo non è ruscito a farmi pubblicare la "missiva". Ci penso da solo.
1 commento:
Mi ero dimenticato di precisare un particolare importante: dopo che hanno smantellato tutto, era già pronto un furgoncino dell'AMIU che ha fatto piazza pulita di tutta la cartaccia che i leghisti hanno gettato sulla strada: era tutto premeditato, per non lasciare prove!!!
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