Ceviche a colazione... il mio primo libro!

15 giugno 2008

Turacul

“Il verlan è una forma di gergo francese che consiste nel giocare con le sillabe”.
Questa è la definizione che ho trovato sulla rete applicata a tale argot di moda in Francia soprattutto un po’ di tempo fa, mi risulta.
Inverso di L’envers, pare che sia stato inventato come codice segreto dai criminali, e continuerebbe comunque evolvendo, al punto che molte delle sue parole sarebbero state adottate dalla lingua ufficiale.
Ebbene, giocando anch’io un po’, ho voluto applicare il criterio del verlan alla parola italiana cultura, sicché ne è uscita la parola turacul.
Che suona davvero spiritosa, però significativa!
Mi azzarderei a dire che in Italia si fa più turacul che cultura
Anzi, forse nel mondo intero, ma questo non giustifica gli intellettuali e opinionisti italiani, come Maurizio Maggiani, per esempio, che cura una rubrica di lettere su Il Secolo XIX.

Il giorno giovedì 15 maggio scorso ha risposto a una lettrice che gli ha mandato la seguente lettera:

Dottor Maggiani, mi piacerebbe sapere la sua opinione sul caso Travaglio-Rai. È più grave dire che un parlamentare è in odore di mafia o esserlo? Il senatore Schifani può difendersi e smentire Travaglio, ha a sua disposizione tutti i media per farlo, lo faccia subito.
Leila Braghieri

Maggiani alla sua risposta diede il titolo:
Non mi piacciono né Schifani né lo stile Travaglio
Il senatore Renato Schifani ha querelato il giornalista Marco Travaglio e dunque avremo tutti la possibilità di conoscere i fatti o di riconoscere che non ci sono fatti. A me non piace il senatore Schifani, ma non per i suoi ventilati passati rapporti con ambienti mafiosi, di cui fino a ieri ignoravo persino la natura, ma perché nella passata legislatura non gli ho mai sentito fare un discorso compiuto che fosse di contenuti rilevanti circa il modo di risolvere uno dei centomila problemi di cui si è occupato il parlamento della Repubblica, ma l’ho sempre ascoltato esibirsi in una ossessiva ripetizione dello scipionesco “delenda Cartago” aggiornato in “distruggere Prodi”, senza per altro premettere i circostanziati motivi che Scipione non trascurava di dettagliare. Infatti non ho votato per lui. Ma non mi piace neppure Travaglio, non mi piace il suo stile, non mi piace la sua ossessione. Se è vero che il parlamento della Repubblica, ed è vero a mio parere, è largamente infettato dal punto di vista etico e morale, se è vero, e anche questo a me pare vero, che alla maggioranza degli italiani ormai pare che non gliene importi più niente di valori etici e morali, non credo che l’uso migliore che possa fare un giornalista della propria intelligenza delle cose, della propria sensibilità etica, delle proprie capacità professionali, si compendi nello stile di Travaglio. Mi piacerebbe - e credo che piacerebbe anche a molti altri cittadini di questo Paese non necessariamente schierati univocamente - una pacata e tenace opera di ricerca e di informazione, basata su dati univoci e fonti attendibili e verificate, messa a disposizione di tutti senza quello spirito tribunizio che a molte orecchie suona come comiziale. Se l’obiettivo, nobilissimo, è quello di indurre una riforma morale delle istituzioni e del Paese, credo che sia necessario un lavoro e un tono di voce un pochino più accurato di quello di Travaglio o di Santoro. E comunque io non mi faccio convincere da chi mi urla nelle orecchie cose giuste, ma da chi mi spiega con calma e pazienza inducendomi a capire io stesso dove e come trovare le cose giuste.
***
Per amor di completezza e correttezza voglio riportare anche i commenti che sono stati poi aggiunti successivamente alla pagina web relativa (i più recenti in cima) (http://www.ilsecoloxix.it/speciali/view.php?DIR=/speciali/2008/lettere%20maggiani/documenti/&CODE=daed5322-2252-11dd-be4b-0003badbebe4) ma che io ovviamente non conoscevo allorché ho letto tale sua risposta sull’edizione cartacea.

21/05/2008 - 01:42
paola

Per completezza dell'informazione: le battute usate da Travaglio sono di Daniele Luttazzi (Satyricon, 2001):
Siamo passati da De Gasperi a Berlusconi, da Togliatti a Rutelli. Se questa è l'evoluzione politica, per il 2008 credo voteremo per delle piante.
Comunque Rutelli non è senza speranza. Se hanno ricavato penicillina dalla muffa, qualcosa da lui ricaveranno.
19/05/2008 - 12:07
Ed, New York

Dott. Maggiani,
Leggo quotidianamente il ben amato **U Seculu**, un caffe' **in toccu de fugassa cua sioula**, e interventi dei lettori sui blogs
L'esistenza di fenomeni popolari, e' una chiara indicazione del malessere diffuso: non solo un problema Italiano, od Europeo, ma qualcosa di molto piu' vasto: connotazioni non del tutto chiare (per disegno o per caso)..si sapra presto..
L'informazione tradizionale, coordinando l'attacco a Grillo/Tasse (vedasi Panorama guidare la cordata) a nome della TRASPARENZA ha fatto un pessimo servizio al paese
I canali di informazione, ci dicono che il mercato del furto di identita' on-line e' un affare globale (tanti $$$$) e tante medaglie d'oro a chi ha permesso che questo accadesse, e deciso/ordinato **l'avventura** - un GOLPE mediatico senza il carro armato, in breve
Luce su Decenni di storie non molto chiare o divulgate, corroborate da sentenze, investigazioni..il gioco si fa buio ed il Paese credo dice NO
17/05/2008 - 17:40
Jordy, Genova

Beh vivendo in una nazione come la nostra, dove in parlamento siedono anche presunti mafiosi, presunti corrotti, dei pluricondannati (come ci dice Grillo), magari a qualcuno può prendere l'ossessione di fare un pò di pulizia. Ma temo che sarà una lotta impari visto che tutti questi bei personaggi sono stati votati e rivotati dai nostri concittadini. Un cittadino straniero mi ha chiesto: Ma il vostro parlamento rispecchia voi italiani? Eh si ragazzo mio, temo proprio di si, altrimenti certi personaggi non starebbero lì.
16/05/2008 - 21:20
Agostino Pareto, Indipendentista Ligure

16/05/2008 - 11:52
Redazione Il Secolo XIX
Per Franco Bampi
Il prossimo commento in lingua verrà cancellato
Complimenti! Anche questo è un modo per "rilanciare" la nostra Liguria! E questo sarebbe il più importante giornale della Liguria! Ma fatemi il piacere!
16/05/2008 - 14:44
Iskenderun, Universo
E che dire dello stile di chi, secondo la corte dei conti, ci dovrebbe 98mila euretti! una bazzecola Sig. Castelli com'era quella di Roma ladrona?
16/05/2008 - 13:28
ada rocca

"Schifani,(..) di cui fino a ieri ignoravo persino la natura"
non mi dica, la prego, che anche lei guarda solo la tv per informarsi (e fare informazione?!! Io, che non sono giornalista, glielo spiego "con calma e pazienza" dove e come lei stesso avrebbe potuto trovare le cose giuste: ben ricordo il dossier apparso su L'Espresso nel 2002 "una vita da Schifani"
Link:
http://www.liberacittadinanza.it/menunew/rstanew/lillo80502/view?searchterm=schifani
"(...)non mi piace neppure Travaglio, non mi piace il suo stile, non mi piace la sua ossessione."
Sullo stile si tratta di gusti personali e che il suo sia molto diverso da quello di Travaglio non ci piove, ma definire ossessionato chi si espone in prima persona per mettere in luce le collusioni politiche della Casta mi pare assai grave, se non altro per rispetto ai tanti giornalisti (e giudici) morti per questa "ossessione" o a quelli costretti a vivere sotto scorta!
Ce ne fossero tanti di giornalisti con questa "ossessione"!
16/05/2008 - 12:59
Monica, Ge
Certo che l'Italia è davvero uno strano Paese:
le lezioni di etica e morale, nonché le omelie e le filippiche (che tra parentesi arricchiscono a gogò questi novelli SAVONAROLA) contro i "diversamente onesti" (o presunti tali) prevalentemente provengono da condannati e/o pregiudicati.. bizzarro no????
16/05/2008 - 12:25
francesco, italia

Ma lei che non è ne con schifani,nè con travaglio,il fatto che non era con Schifani non lo poteva dire pure prima,o no?
Stimo molto Travaglio anche perchè lei e i suoi colleghi gli date addosso.
Mi sono stufato dell amafia che non fa progredire questo paese e ogni voce che si alza contro questo schifo va supportata non attaccata da destra e sinistra.sono disgustato.
16/05/2008 - 11:52
Redazione Il Secolo XIX
Per Franco Bampi
Il prossimo commento in lingua verrà cancellato
16/05/2008 - 10:33
ginetto33, Genova

Lo avevo già pensato, che se Tizio che ha 25 anni(con accento siculo,si capisce,come il Presidente Schifani) conosce e chiacchiera con Caio,che magari ne ha 27 , di anni, di donne , o di affari, o di politica, e questo Caio è un timorato di Dio,ma poi,putacaso,dopo una ventina d'anni si mette a fare il mafioso per conto suo (perchè magari convinto a farlo per ragioni economiche,o perchè dai circoli dell'Oratorio passa ad altri "circoli", il nostro Travaglio ci mette su il suo "imprimatur" e "spantega" dove può (spantegare,verbo genovese che sta per diffondere,rendere noto),tra amici, al bar, nei suoi libri,nelle trasmissioni dell'informazione di Stato ove mica ci va "agratis" , ma che noi tapini paghiamo.. Poi,siccome il Travaglio ha imparato bene cos'è "la catena di Sant'Antonio", si becca altri "Euri" dalla notorietà che ne consegue. Adesso, spero i "media" ci diranno come andrà a finire la querela di Schifani .Sperando che serva a Travaglio almeno per meditarci.
16/05/2008 - 10:22
U Sgubbun, Camogli

L'intervento del Mov.Indip.Lig.,come al solito, è incomprensibile. Questo Movimento (Il sig.Matteucci,per caso ?) spazia da Carlo Alberto di Savoia al giornalista "d'attacco" Travaglio,quello che copiando il nostro Grillo da Savignone,ha trovato il modo come riscuotere gli "Euri" dai suoi "lavori" .Comunque bravo il Mov.Indip.Lig., mi piacciono i suoi commenti,mi diverto sempre a leggerle,grazie, cordiali saluti
16/05/2008 - 10:19
Francesco, genova

Capisco non le piaccia Travaglio (a me piace, ha un suo perchè in una società un po' assonnata). Ma che non le piaccia Schifani, perchè essendo all'opposizione di un governo, a mio avviso ma non solo mio, pessimo, volesse farlo cadere.. Non è la funzione dell'opposizione se proprio non c'è altro dialogo e sinceramente non poteva esserci? La sinistra, opposizione distruttiva, l'ha fatta a tutti i precedenti governi Berlusconi, immagino che lì non si sia dispiaciuto. Ora è al governo, lo giudicheremo sul suo operato. Aggiungo, un breve conteggio: giornalisti sicuramente schierati o pendenti a sinistra: Santoro, Travaglio, Maggiani, Floris, ecc.
A destra di sicuro: Fede.
Soluzione al problema, tutti concordi a sinistra: mandiamo Fede sul satellite.... Questo modo di non vedere il trave nel proprio occhio non giova alla sinistra.
16/05/2008 - 10:01
scurnacchiato, Genova
Il giornalista in servizio permanente effettivo alla RAI,Marco Travaglio, copiando dal suo ultimo libro (perchè scrive pure libri...),processa in diretta alla trasmissione "Che tempo che fa" il novello Presidente del Senato della Repubblica,Schifani . Alla RAI fanno a gara a dissociarsi dal Travaglio. Vorrei dire la mia. Travaglio, zitto e mosca fintantochè l'On Schifani ricopriva un ruolo minore in Forza Italia,adesso che ha assunto la seconda carica dello Stato, si manifesta, e, scoprendosi "intimamente garantista" , si accorge che Schifani parla con forte accento siculo, e , ipso facto ,lo associa alla Mafia. Più "bussa" in alto, il Travaglio, più gli leggono i libri...Ci vorrebbe un Salomone, che piazzasse lui (il Travaglio) e Vittorio Sgarbi in una cameretta insonorizzata e imbottita come quelle per i matti sulle navi, a pestarsi "buono e meglio" !...
16/05/2008 - 09:32
angela

Però che in Italia si accusi chi dice la VERITA', scritta dal 2002 su diversi testi, e da diversi editori , e si abbia la premura di DISSOCIARSI appena uno dice cose con un tono serio e deciso..secondo me questo E' VERGOGNOSO.
Non abbiamo più integrità morale, rispetto per la VERITA e per L'ONESTA', sono valori che nonsi trovano più in nessuno...e purtroppo in primis in chi ci GOVERNA E CI RAPPRESENTA!!
E se qyalcuno ce lo fa notare come TRAVAGLIO-GRILLO O SANTORO, tutti addosso, sono irriverenti, non vogliono la controparte, non vogliono il confronTO...
ma ci rendiamo conto che il confronto non lo vogliono (censurato perchè scritto maiuscolo)
16/05/2008 - 09:00
Alessandro

Adoro le spiegazioni non spiegate, i chiarimenti a colpi di parole virgolettate... finalmente un po' di chiarezza, grazie, o forse dovrei dire "grazie".
16/05/2008 - 08:57
Ugo, italia
Maggiani,
tu di travaglio non ne conosci una beata ****
16/05/2008 - 01:26
Iskenderun, Universo
Gentile Maggiani
Le sue affermazioni, come negli esperimenti di laboratorio, sarebbero condivisibili considerato l'attrito nullo. Come Lei ben sa purtroppo l'attrito, oggi, e ancora di più domani,sarà tale da non poter essere considerato nullo pena la sopravvivenza di una pur minima parvenza di democrazia.
Lo stile di Travaglio condivisibile o meno non ha mai ucciso nessuno, possiamo dire la stessa cosa della mafia e dei suoi più o meno fortunati comprimari?
16/05/2008 - 00:49
michele della mora, trieste
La capisco quando dice che non le piace Schifani. Non la capisco quando dice che la gente avrebbe bisogno di chi gli spiega le cose con calma invece di urlare la verità nelle orecchie. Forse si riferisce a Beppe Grillo, perché Travaglio ha sempre un tono molto pacato.
A proposito del fatto che agli italiani non importa la questione morale, dice il vero. Ma non riporta le parole di Travaglio a questo proposito: da Fazio ha spiegato molto chiaramente che la questione morale viene percepita come moralistica e quindi accantonata invece di essere considerata dal punto di vista economico: se un politico è disonesto, prima che essere una cosa "eticamente sconveniente", lo è economicamente (per i cittadini), perché con tutta probabilità questo politico non si interesserà della cosa pubblica ma dei suoi affari. Come mai questo argomento, che secondo molte le persone, è il nodo cruciale, è stato così accuratamente accantonato? Se può, avanzi delle ipotesi.
16/05/2008 - 00:40
Gianluca Gagliardi, Genova

Ci sono cose che non si fanno:
1) Frequentare o essere mafiosi(come fanno ***** e molti forzitalioti):
2)Trattare un sospettato o un inquisito alla stregua di un condannato (come fa spesso Travaglio);
3) Confondere Scipione l'Africano con Marco Porcio Catone (come fa Maggiani).
15/05/2008 - 22:34
Massimo, Italia
Non capisco come si possa rimproverare a Travaglio una mancanza di pacatezza nei toni.
15/05/2008 - 21:25
Franco Bampi, Indipendentista Ligure
L'é vea: niatri liguri semmo diversci. A nostra lengoa ascì a l'é diferente! Pe questo no ne piaxe chi da Romma o ne veu comandâ. Niatri voemo 'na Liguria indipendente ch'a segge in graddo de decidde da pe de lê di seu destin!
Mi orieiva daghe in cianto li a sta anescion violenta ch'a Liguria a l'à subio. Pe questo son indipendentista, parlo zeneize e son orgoglioso de ese figgio de sta çitæ e de sta mâvegiôza tæra.
W a liguria indipendente!
P.S. Un intervento tutto in zeneize o saiâ scasòu?
Vediemo...
15/05/2008 - 21:17
Sergio, Voghera

Se ho capito bene :Su i libri si possono
dichiarare chi sono i maffiosi in televisione NO.
Vorrei una risposta .Grazie.
15/05/2008 - 19:32
walt precario doc, zena

Francamente di gente come Travaglio ne abbiamo ancora bisogno. Discutibile o no è la contro informazione ad un sistema giornalistico in mano a banche petrolieri e politici. Il re è nudo!
15/05/2008 - 18:52
Movimento Indipendentista Ligure, Liguria
Siamo "liguri" e siamo "diversi" !
Ha ragione Maggiani. Non ci piacciono né Schifani , né Travaglio. Il primo perchè fa parte di un'Istituzione legata ad uno Stato che ha tolto alla Liguria illegittimamente e con la violenza,la sua pluricentenaria indipendenza. Il secondo per quello che ora scriveremo. Premessa: noi Liguri
( di nascita o di "adozione, quindi per scelta" )non siamo "migliori" o "peggiori" degli altri. Siamo semplicemente "diversi", intendendo la "diversità" come una "qualità", un "qualcosa" che ci toglie dall'appiattimento.
Anche in Liguria ci sono giornalisti che fanno "giornalismo investigativo", giornalismo di "denuncia", ecc..come fa Travaglio. Lo fanno benissimo, ma in maniera "diversa", in modo "ligure". Le "differenze" sembrano minime, ma ci sono. E noi, come crediamo tutti i Liguri, siamo contenti che , anche in questo, siamo "diversi" !
15/05/2008 - 18:02
Alessandro
Un paese che attacca il giornalismo d'inchiesta e non chiede conto di dubbi sulla moralita' ai propri rappresentanti e' sempre piu' vicino ad una dittatura. Negli USA i giornalisti hanno fatto cadere presidenti, in Italia vengono additati come dissacratori dell'ordine costituito. Questo perche' gli italiani non controllano chi votano, se ne fregano. Fa piu' scalpore quanto sollevato da Travaglio che non la possibilita' di avere personaggi corrotti in Parlamento. Questo e' di una tristezza unica, e conferma solo la patetica opinione che i media internazionali hanno giustamente espresso verso gli italiani in numerose occasioni, un popolo che sa solo piangere e protestare, ma non fa nulla di cio' che realmente servirebbe per risollevare le proprie sorti.
Grande Travaglio, speriamo non sia l'ultimo e che non venga ostracizzato... e vediamo se ci sono state collusioni, ma in Italia anche i condannati o i prosciolti non mollano (Berlusconi anyone?)
15/05/2008 - 17:38
merello tomaso, genova

Che Lei sig.Maggiani non avesse votato per Schifani vi era da immaginarlo visto la piega politica che prendono sempre i suoi articoli.
Nessuno mette in dubbio il valore del giornalista ma un po più di obiettività non guasterebbe.
Detto questo vi sono delle persone che prendono le parti al giornalista Travaglio?
Ci vuole un bel coraggio, se ha delle prove perchè non è andata a denunciare Schifani ai carabinieri?
Fare il giornalista è difficile ma magari con un po più di modestia ed andando a leggersi gli scritti di Montanelli o della Fallaci forse "certi giornalisti" imparerebbero qualche cosa.
Grazie
Merello Tomaso
15/05/2008 - 15:17
Alessandro, la spezia

Guardi che "Carthago delenda est" (e non "delenda Cartago") l'aveva pronunciata Catone, non Scipione.
Il motivo era che Catone temeva che la forza commerciale di Cartagine (una "repubblica marinara" ante litteram) distruggesse l'economia di Roma. Errori di ortografia a parte, cosa c'entra tutto questo con Berlusconi, Prodi, Schifani, Travaglio, vorrei proprio capirlo.
15/05/2008 - 14:02
Aureliano
A me pare che la "pacata e tenace opera di ricerca e di informazione" sia proprio quello che Travaglio fa, attraverso i suoi libri e i suoi articoli. Mi sembra indubbio che i suoi interventi siano basati "su dati univoci e fonti attendibili e verificate". Sinceramente auspicare un "tono di voce un pochino più accurato", riferito a Travaglio e Santoro, mi sembra davvero poco pertinente. Non hanno di certo uno stile urlato o maleducato: ricordo che da Santoro chi urlava e insultava era Sgarbi, non Travaglio né lo stesso Santoro. Annozero credo si possa definire l'unica trasmissione di approfondimento davvero di qualità sia tecnica (montaggio, musiche -sigla di Piovani-, regia, riprese, ecc) sia giornalistica. Travaglio da Fazio ha usato termini forti come "muffa" o "lombrico" affinché finalmente l'opinione pubblica parlasse dei fatti. Lei stesso dice che di questi fatti "fino a ieri ignoravo persino la natura". Se li ignorava lei, che fa il giornalista, si immagini gli altr
15/05/2008 - 12:18
olga, italia
sono contenta di apprendere che qualcuno la pensi come come dopo l'alzata di scudi a favore di travaglio. qualcuno si è pure stracciato le vesti ma non con piacere che qualcuno, presumo super partes, non ami il suo stile "ossessivo" perchè la sua è una vera ossessione quella di cercare nel passato dei politici (di dx ovviamente) e raccontare i fatti estrapolando, a quanto pare, la parte ke gli interessa, poco da ho letto un articolo che lo riguarda relativo alle sue vacanze in sicilia e le sue amicizie con personaggi che adesso si trovano in cattive acque ne + ne meno cm gli amici di quelli ke perseguita.......ma ovviamente lui è estraneo a quello ke fanno i suoi amici gli altri invece sono collusi e mafiosi.....kissà che scavando non si trovi qualcosa.......
15/05/2008 - 11:58
Paolo, Itallia

"Non mi piacciono né Schifani né lo stile Travaglio"
Questa affermazione (e la filosofia che ne traspare) spiega in modo perfetto perche' il governo Prodi e' caduto miseramente e perche' la sinistra ha perso altrettanto miseramente le ultime elezioni.
Triste... Non ci entra nella testa che per essere utili a questo mondo si deve cercare (a fatica ovviamente) di trovare qualcosa di buono sia in Travaglio sia in Schifani invece si piegare l'angolo della bocca disgustati dicendo "Non mi piacciano ne' Schifani ne' Travaglio"?
Paolo
15/05/2008 - 10:57
giuseppe, venaria

dottor maggiani,
la leggo sempre molto volentieri, per la saggezza e l'onestà intellettuale che dimostra nel districarsi tra i meandri delle pieghe sociali.
Le segnalo un commento (che qui è troppo lungo da postare), che ieri ha sucscitato molto dibattito sul web
http://nientepercaso.blogspot.com/2008/05/proposito-di-marco-travaglio.html
con questo, le auguro una buona giornata ed un buon lavoro
Giuseppe
15/05/2008 - 10:30
angelo, genova
Travaglio dovrebbe baciare i piedi a Berlusconi&c perchè , se non ci fossero loro, di che camperebbe??Tutto ciò che dice potrebbe anche essere vero ma lo fa come se il male fosse tutto da una parte : è "drogato" dall'odio politico. Le vere inchieste giornalistiche , per essere tali, non dovrebbero essere inquinate dal dubbio che , dietro di esse, vi siano secondi fini peggiori di ciò che si denuncia.
P.S.
E poi ha un modo di fare ed una faccia che mette anguscia!!
***
Come si vede, c’è di tutto e d più… qualcosa condivisibile, qualcosa insostenibile.
***
Comunque sono rimasto molto indignato a causa della risposta di Maggiani, che prima stimavo, quando non lo immaginavo così vile e viscido.
Al punto che mi sono risolto di inviargli il giorno stesso la seguente lettera, via email:
Tra Schifani e Travaglio è comunque sempre meglio Travaglio!
Caro Maggiani,
ho appena letto la Sua risposta del giorno e voglio rintuzzarLa subito (sul giornale questa prima frase è stata cambiata in: “giovedì ho letto la Sua risposta e voglio rintuzzarLa subito”).
Prima di tutto, “Delenda Carthago” non fu slogan di Scipione, bensì di Catone.
Ma non è certo per questa svista di storia romana che mi scomodo a scriverLe.
Lei dice che non Le piace lo stile di Travaglio, nonostante riconosca la bontà delle informazioni che divulga.
E lo accusa di essere uno, con Santoro, che “urla nelle orecchie cose giuste”, a cui preferisce “chi spiega con calma e pazienza inducendo a capire dove e come trovare le cose giuste”!
Si vede che non ha mai letto un libro di Travaglio, il cui stile è proprio quello di spiegare con calma e pazienza e dettagliatamente inducendo a capire dove e come trovare le cose giuste!
E si vede che non ha visto la puntata di “Annozero” in cui c’è stato lo scontro tra Travaglio e Sgarbi, l’uno che in modo “pacato e tenace” informava i cittadini, l’altro che volgarmente e aggressivamente, come un pitbull, cercava di zittirlo per difendere il suo patron Berlusconi e gli altri potenti che gli garantiscono il lauto stipendio. E il colmo è stato quando Sgarbi ha ipocritamente criticato Grillo perché chiamava Berlusconi “testa d’asfalto”, stigmatizzando la “volgarità” di certi attacchi politici, laddove non ha poi esitato a sbraitare a Travaglio l’insulto “faccia di tonto”!
La verità è che voi intellettualoidi da quattro soldi che vi danno i potenti, siete sempre pronti a schierarvi per la pacatezza allorché si tratta di limitare gli attacchi contro i potenti stessi. Ma se un cagnaccio come Sgarbi attacca violentemente e volgarmente un onesto e coraggioso giornalista come Travaglio, nessuno di voi si scandalizza
Si vergogni, Maggiani!
Roberto Marras (insegnante)
Maggiani non mi ha dedicato la sua risposta del giorno dopo, sicché gli ho mandato una seconda email, molto dura (che ovviamente non è stata pubblicata):
venerdì 16 maggio 2008 15.24
La Sua portata morale è dimostrata anche dal fatto che non ha avuto il coraggio di pubblicare e commentare la mia critica.
Non Le scriverò mai più, non s'inquieti!
Roberto Marras
P.S.: se un giorno che potrebbe essere prossimo Lei stesso sarà limitato nella Sua libertà d'espressione, non se la prenda però con nessun altro che non sia Lei stesso.
Questa altra mia email, forse, ha indotto allora Maggiani alla sua risposta, a dir poco patetica e arrogante, pubblicata sabato 17 maggio sull’edizione cartacea, anche se sulla pagina web è collocata la data 19 maggio 2008.
Quando la pacatezza sta alla fermezza come il cacio sui maccheroni
Derogo alla regola di non replicare alle repliche per cogliere le seguenti due occasioni: 1) chiedo scusa a tutti i lettori del XIX e al defunto professor Galleno per aver sostituito con il generale Publio Cornelio Scipione (detto l’Africano) il censore, ancorché generale, Marco Porcio Catone. Errore madornale, o infausto lapsus, che può avere come unica labile giustificazione le pessime condizioni del raziocinio che sono effetto collaterale degli antidolorifici. Ma non ci sono scusanti che tengano, se penso che le traduzioni dal latino del Censore erano tra le poche che mi assegnavano la sufficienza e anche più. «I ladri di beni privati passano la vita in carcere e in catene, quelli di beni pubblici nelle ricchezze e negli onori», ricordo tra le tante frasi su cui il professor Galleno ci faceva riflettere. 2) Se fossi un intellettuale, o un intellettualoide (che credo sia un intellettuale di celluloide) avrei ragione di vergognarmi, almeno un po’, ma non ho né la tempra culturale né quella fisica per appartenere a questa esclusivissima categoria sociale. Non mi vergogno affatto invece di essere “da quattro soldi” anche se mi piacerebbe potere adire a dieci e magari anche a quindici soldi. I quattro soldi dovrebbero unirci io e lei, visto che anche gli insegnanti sono lavoratori “da quattro soldi” come lamentano da decenni ad ogni rinnovo, tardivo, di contratto. Per il resto della sua replica credo di poter ribadire quanto già detto, aiutato proprio dal tono della replica stessa, un po’ urlata, se si può dire. Uno spunto autobiografico: il signor Sgarbi non mi ha trattato in consimili ambiti in modo più gentile di quanto non abbia fatto con Travaglio. Il fatto che abbia reagito pacatamente pare che non abbia aiutato il signor Sgarbi nella considerazione del pubblico che si stava formando un’opinione, anzi. Anche perché la pacatezza sta alla fermezza come il cacio sui maccheroni.
***
Anche in tal caso riporto i 4 commenti inseriti posteriormente.
20/05/2008 - 11:45
angelo, genova
Nel botta e risposta fra Lei ed il lettore sulla famosa frase sta forse un po' il problema di noi Italiani:molto più tempo a disquisire su chi l'abbia pronunciata piuttosto che ad analizzarne i contenuti, le conseguenze che ebbe allora(vantaggiose per Roma)ed il Suo accostamento al modo di fare di Schifani.
20/05/2008 - 07:30
Nino, Monza
Ma quel contratto che ha Travaglio con Rete3,non pochi soldini,non fa pensare....
ad un prezzolato di sinistra.....???
19/05/2008 - 14:44
Iskenderun, Universo

Se il problema sono gli antidolorifici una pausa con argomenti, magari parimenti interessanti, ma meno impegnativi ci (mi) restituirebbero il Maggiani di un tempo.
Peraltro anche gli antidolorifici come le belinate vanno assunti con cautela!
19/05/2008 - 13:25
ada rocca

Trovo un non sense ai suoi interventi precedenti la sua replica, Sig. Maggiani. Dice che non le piace lo stile di Travaglio perchè urlato e poi afferma che la pacatezza dello stesso non ha aiutato l'urlatore Sgarbi presso la considerazione del pubblico. Insomma, la vedo indecisa: secondo lei Travaglio è un "urlatore" che dice cose giuste o una persona che si esprime pacatamente e fermamente, sia quando scrive che quando parla, dicendo cose giuste? Perchè, non so a lei, ma a me quello che interessa, non è affatto lo stile ma il contenuto e, soprattutto, che di contenuti si possa almeno liberamente continuare a parlare, visto che far cambiare "stile" ai nostri politici non rientra nelle capacità e nella volontà di noi italiani.
***

Anche io, allora, ho derogato rispetto alla mia dichiarazione di non scrivere più al Maggiani e l’indomani gli ho inviato un’altra email:

Tra Schifani e Travaglio è comunque sempre meglio Travaglio! (bis)

Avevo promesso di non scriverLe più, ma ieri mattina ho letto la Sua replica alla mia ne Il Secolo XIX di sabato scorso.
Che dirLe? Soprattutto dopo che ha confermato la Sua posizione!
Secondo me, la sua sensibilità nei confronti del "grido" è eccessiva, tanto più che mi pare che faccia di tutta l'erba un fascio: il grido dell'indignato onesto è ben diverso dal grido del prevaricatore prepotente e arrogante e come tale deve essere valorizzato da chi pretende di essere un opinionista [come vede La promuovo a opinionista, visto che intellettualoide da 4 soldi non Le è proprio piaciuta].
Come dicevano i Nomadi: "Ma noi, ma noi, ma noi no / bocca chiusa mai / ci viene di parlare, qualche volta anche urlare", perché quanno ce vo', ce vo'!!!
Tanto più che insisto nel sostenere che se Lei crede veramente che Travaglio sia uno che grida, allora davvero lo conosce poco e male, sulla base di pregiudizi che pure continuo a rilevare come Lei applichi solo a chi non è appoggiato dai potenti.
Il fatto che anche Lei sia stato vittima della furia prevaricatrice di Sgarbi evidentemente non Le ha fatto capire che il Suo concetto di pacatezza, che Lei crede vincente (si vede! A giudicare dal governo che ci tocca soffrire!!) assomiglia molto a quella degli aventiniani, e non i plebei romani di cui il Suo Prof. Galleno Le deve aver parlato, ma quelli che hanno permesso a Mussolini di diventare dittatore!
Ci rifletta, Maggiani!
Roberto Marras

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Domenica 25 maggio mi è arrivato in “risposta” il seguente messaggio dalla redazione de Il Secolo XIX:

From: "Marco Giacobbe" <giacobbe@ilsecoloxix.it>
To: "Roberto Marras" <romras@libero.it>
Sent: Sunday, May 25, 2008 12:02 PM
Subject: Non letto: Tra Schifani e Travaglio è comunque sempre meglio
Travaglio!
Your message To: maggianilettere
Subject: Tra Schifani e Travaglio è comunque sempre meglio Travaglio!
Sent.Thu, 15 May 2008 14:00:41 +0200
was deleted without being read on Sun, 25 May 2008 12:02:40 +0200

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A cui io ho risposto con un semplice: Amen.

Insomma, personaggi come Maggiani, mi sembra evidente, ci rendono ben chiara l’idea di cos’è appunto la turacul, fatta da personaggi che per poter pubblicare e farsi il nome di “opinionisti”, sono disposti a tutti i compromessi, basta non pestare i piedi ai potenti, anche se se lo meritano.

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