L'astensionismo verificatosi alle regionali in Emilia Romagna e in Calabria rivela per l'ennesima volta quanto il cosiddetto sistema democratico sia in crisi in Italia, e probabilmente non solo in Italia.
Secondo Il Sole 24 ore in Emilia Romagna è andato a votare solo il 37,7 % degli aventi diritto, laddove in Calabria sono stati un po' di più, il 43,8 %, comunque in media si può dire che 6 su 10 degli aventi diritto non sono andati a votare.
Renzi, nella sua ipocrisia, è felice della "vittoria" conseguita e stigmatizza l'astensionismo in quanto indice del calo di fiducia nella democrazia da parte della gente.
Ma non si tratta di questo.
Io credo al contrario che la gente non sia stupida e si sia resa conto finalmente che continuare a votare con questa legge elettorale che ci hanno imposto e che è già stata condannata come antidemocratica da vari soggetti internazionali e nostrani sia proprio uno schiaffo alla democrazia e un favore alla casta mafiosa che ci sta governando. Molto male, per giunta.
Chi non vota, invece, sta proprio difendendo la democrazia: non votare significa non avallare l'operato di questo governo e di questa casta indecenti e significa pretendere il rispetto della Costituzione e il ritorno a regole elettorali veramente democratiche, possibilmente basate sul criterio proporzionale.
Spero che anche alle prossime legislative, se e quando ci saranno, si verificherà lo stesso astensionismo, anzi magari anche più alto, così da screditare ulteriormente la casta. E magari poi si scende in piazza a bloccare il Paese ad oltranza sino a che i mafiosi che stanno al potere non se ne siano andati!
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