Questa kolossale faccia di kulo che tutti purtroppo conosciamo, e che non voglio più nominare per damnatio memoriae, ha pronunciato l'ennesima apparente cazzata delle sue.
Ha sostenuto che i precari, per risolvere i loro problemi, è sufficiente che sposino qualche ricco, per esempio uno come suo figlio.
La maggior parte dei media e delle persone comuni l'ha presa a ridere, ma secondo me c'è poco da ridere.
Con questa boutade in realtà Berlusconi si sta prepotentemente inserendo in una tradizione di ostentazioni studiate e palesi di arroganza "spiritosa" che va almeno da Caligola, allorché fece nominare senatore il suo cavallo, fino a Maria Antonietta, quando a chi le diceva che il popolo francese era senza pane rispose: "E date loro delle brioches!".
Con questa boutade in realtà Berlusconi si sta prepotentemente inserendo in una tradizione di ostentazioni studiate e palesi di arroganza "spiritosa" che va almeno da Caligola, allorché fece nominare senatore il suo cavallo, fino a Maria Antonietta, quando a chi le diceva che il popolo francese era senza pane rispose: "E date loro delle brioches!".
Senza dimenticare il personaggio che lui aspira di emulare, il Duce, più volgare però, con i suoi vari "me ne frego" e "minchione", ecc.
Insomma, è evidente come voglia imporre agli italiani la consuetudine di poter dire e fare ciò che vuole, di poter fare il dittatore, l'esito del suo progetto, il progetto che peraltro ha ereditato da Gelli, dalla P2 di cui era membro e sostenitore, come sappiamo tutti, ma che tutti dimenticano troppo facilmente.
Ecco, io spero solo che faccia di kulo faccia la fine dei personaggi suoi precursori che ho citato.
Del resto, non è il proverbio che dice: chi semina raccoglie? E quel povero Cristo non ha detto: chi di spada ferisce, di spada perisce?
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