Ceviche a colazione... il mio primo libro!

7 novembre 2008

Mi raccomando di non pensare che voglia offendere il nostro premier!

Ho appena ascoltato al TG1 la "notizia" delle polemiche che Berlusconi ha scatenato con l'ennesima gaffe, allorché ha definito, nella Russia sempre più antiamericana - sarà un caso? - , il neopresidente USA Obama "bello e abbronzato". Naturalmente la stampa si è scatenata e lui ha reagito con la sua consueta arroganza: "Li conoscevamo già ma non pensavamo fossero così tanto imbecilli!", ha dichiarato, sempre a Mosca, in direzione dei personaggi che l'hanno criticato.
La reazione dell'opposizione è stata pronta e dura.
Allora il cagnetto Cicchitto, anche lui con il consueto sorrisetto subdolo, ha "sminuito", sostenendo che sono ingiustificatamente esagerate le critiche nei confronti del suo amato leader il quale stava scherzando e non voleva assolutamente offendere nessuno.
Bene, ma se questo ragionamento vale per il nostro premier, mi si concederà che vale anche per chi parla di lui, non è così?
Pertanto se io dico che Berlusconi è un ladro e un assassino, una carogna arrogante, un golpista piduista, un mafioso corrotto e corruttore e un puttaniere, mi raccomando di non pensare che io abbia intenzione di offenderlo, sto chiaramente "scherzando"....
Si tratta semplicemente di una battuta che traggo dalle "ingiustificate" accuse che gli muove la magistratura nei molteplici processi intentatigli da circa 15 anni!

1 commento:

Roberto ha detto...

Vorrei insistere sul fatto che Berlusconi ha pronunciato questa battuta in Russia, con il suo "amico" Putin, sempre più in conflitto con gli USA, quasi al livello della Guerra fredda.
Considerato che il Cavaliere in principio ha nel suo atteggiamento questa ruffianeria nei confronti del potente con cui nell'immediato interloquisce, in ogni caso, così come gli piaceva Bush, a maggior ragione gli piace Putin, a cui senz'altro invidia la possibilità che ha di "eliminare" sommariamente gli oppositori, con chiaro stile sovietico.
Insomma, Berlusconi, che in Italia si avvale sempre della retorica delle "toghe rosse" e dei "nipotini di Stalin" contro i suoi oppositori, in realtà vorrebbe tanto poter essere stalinista pure lui, come il suo idolo Putin.
Il problema è che siamo una provincia dell'impero americano, che ci occuppa con le sue 113 basi nel nostro territorio, pertanto, se Berlusconi insiste con questa linea "sovietica", potremmo passare seri guai.