Pubblico anche nel mio blog la risposta che ho divulgato su vari forum alla collega Paola Lerza, che ha scritto la lettera che segue a Il Secolo XIX.
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Lettera al Secolo XIX della Prof.ssa Paola Lerza
Gentile Redazione,
chi vi scrive è il presidente di una delle tante commissioni di maturità attualmente operanti nelle scuole cittadine. Vi scrivo per comunicare il mio ormai pluriennale disappunto nel veder attribuire un titolo di stato a soggetti che nessuno di noi in coscienza assumerebbe neppure come lavascale. Qui c'è qualcosa che non va. E le spiegazioni possibili sono tre: o i ragazzi delle nuove generazioni sono dei deficienti, o noi insegnanti siamo degli incapaci, o è il sistema scolastico che è tutto da rivedere. È possibile che solo una di queste affermazioni sia vera o che siano vere tutte e tre in toto o in parte... certo non è possibile che siano tutte completamente false.
Ora io credo fermamente che il compito della scuola nei prossimi anni debba essere proprio questo: fare chiarezza, stilare una diagnosi e provvedere quanto prima a una terapia adeguata perché la scuola è troppo importante per essere trascurata, è la base comune su cui un popolo costruisce il suo futuro e la sua identità.
Pensiamoci.
Prof.ssa Paola Lerza
Gentile Redazione,
chi vi scrive è il presidente di una delle tante commissioni di maturità attualmente operanti nelle scuole cittadine. Vi scrivo per comunicare il mio ormai pluriennale disappunto nel veder attribuire un titolo di stato a soggetti che nessuno di noi in coscienza assumerebbe neppure come lavascale. Qui c'è qualcosa che non va. E le spiegazioni possibili sono tre: o i ragazzi delle nuove generazioni sono dei deficienti, o noi insegnanti siamo degli incapaci, o è il sistema scolastico che è tutto da rivedere. È possibile che solo una di queste affermazioni sia vera o che siano vere tutte e tre in toto o in parte... certo non è possibile che siano tutte completamente false.
Ora io credo fermamente che il compito della scuola nei prossimi anni debba essere proprio questo: fare chiarezza, stilare una diagnosi e provvedere quanto prima a una terapia adeguata perché la scuola è troppo importante per essere trascurata, è la base comune su cui un popolo costruisce il suo futuro e la sua identità.
Pensiamoci.
Prof.ssa Paola Lerza
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Parlando il più concretamente possibile, penso che a tutti i docenti e DD.SS. sia chiaro come dopo il ripristino di fatto degli esami di riparazione da parte di Fioroni (l'unica cosa buona che ha fatto), un miglioramento in termini di qualità ci sia stato. Perlomeno non abbiamo più assistito a situazioni di alunni che, pur trascinandosi da anni debiti magari in materie fondamentali, riuscivano lo stesso a passare, addirittura con punteggi dignitosi!
Del resto, con i tagli e gli altri provvedimenti della “gelmini”, nonché con la prossima approvazione della Legge Aprea, è evidente che questo piccolo miglioramento sarà vanificato, perché in primo luogo saranno tagliati tanti docenti preparati e motivati (come me), in secondo luogo si andrà sempre più verso una privatizzazione di fatto della Scuola pubblica, e la mia esperienza in paesi come il Brasile, dove l'istruzione è di fatto privatizzata, mi dice che chi ha i soldi si può comprare tutti i titoli che vuole!
Come hanno denunciato vari programmi di Rai3 recentemente, si tratta di una situazione già in atto nel nostro Paese, specie in certe regioni, però in forma “clandestina”, laddove presto sarà “regolare”.
Uso di proposito gli aggettivi “clandestino” e “regolare”, perché, come ho gridato ai manifestanti del presidio contro il pacchetto sicurezza di venerdì scorso, questo governo assurdo e cialtrone, mentre taglia i servizi sociali e l'istruzione, troncando prospettive di un futuro dignitoso a me e a tanti altri, anzi, praticamente a tutti (anche a quelli che credono di esserne risparmiati), sta sperperando risorse immani per perseguitare in modi degni dei nazisti i cd. clandestini: lo sapete per esempio quanto ci costa mantenere un clandestino negli ormai cd. CIE, al giorno? 75 euro! Più che in un hotel a tre stelle in Sardegna d'estate! E in condizioni normali, perché, come sta succedendo sempre più spesso, se si verificano rivolte o altri eventi eccezionali, i costi lievitano a dismisura (e per chi ci “mangia”, è una pacchia!).
Infine, a me, docente con una carriera di 13 anni di cui 7 nelle scuole italiane all'estero, con una laurea da 110 e lode, con un corso di perfezionamento e un master conseguiti a pieni voti, con un dottorato in atto, e la conoscenza di quattro lingue straniere, mi stanno riducendo in miseria e sul lastrico, mentre contemporaneamente stanno usando i fondi tolti alla Scuola (e anche a me) per mantenere quelli che sono stati già definiti i nuovi lager, senza dimenticare le ronde e tutte le altre infamie!
Questa è la vera vergogna dell'Italia di oggi!
Del resto, con i tagli e gli altri provvedimenti della “gelmini”, nonché con la prossima approvazione della Legge Aprea, è evidente che questo piccolo miglioramento sarà vanificato, perché in primo luogo saranno tagliati tanti docenti preparati e motivati (come me), in secondo luogo si andrà sempre più verso una privatizzazione di fatto della Scuola pubblica, e la mia esperienza in paesi come il Brasile, dove l'istruzione è di fatto privatizzata, mi dice che chi ha i soldi si può comprare tutti i titoli che vuole!
Come hanno denunciato vari programmi di Rai3 recentemente, si tratta di una situazione già in atto nel nostro Paese, specie in certe regioni, però in forma “clandestina”, laddove presto sarà “regolare”.
Uso di proposito gli aggettivi “clandestino” e “regolare”, perché, come ho gridato ai manifestanti del presidio contro il pacchetto sicurezza di venerdì scorso, questo governo assurdo e cialtrone, mentre taglia i servizi sociali e l'istruzione, troncando prospettive di un futuro dignitoso a me e a tanti altri, anzi, praticamente a tutti (anche a quelli che credono di esserne risparmiati), sta sperperando risorse immani per perseguitare in modi degni dei nazisti i cd. clandestini: lo sapete per esempio quanto ci costa mantenere un clandestino negli ormai cd. CIE, al giorno? 75 euro! Più che in un hotel a tre stelle in Sardegna d'estate! E in condizioni normali, perché, come sta succedendo sempre più spesso, se si verificano rivolte o altri eventi eccezionali, i costi lievitano a dismisura (e per chi ci “mangia”, è una pacchia!).
Infine, a me, docente con una carriera di 13 anni di cui 7 nelle scuole italiane all'estero, con una laurea da 110 e lode, con un corso di perfezionamento e un master conseguiti a pieni voti, con un dottorato in atto, e la conoscenza di quattro lingue straniere, mi stanno riducendo in miseria e sul lastrico, mentre contemporaneamente stanno usando i fondi tolti alla Scuola (e anche a me) per mantenere quelli che sono stati già definiti i nuovi lager, senza dimenticare le ronde e tutte le altre infamie!
Questa è la vera vergogna dell'Italia di oggi!
1 commento:
Sono d'accordissimo con qs. attenta e competente disamina! W le insegnnti così CHIARE, DIRETTE ,CORAGGIOSE!! Stiamo unite e combattiamo!
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