Nell'ultima puntata de Le Iene, di mercoledì 10 marzo scorso (http://www.iene.mediaset.it/puntate/2010/03/10/puntata.shtml), tra gli altri servizi, sono stati presentati quello che ha smascherato un ciarlatano sedicente pastore evangelico, che voleva estorcere 3000 euro a una coppia di fedeli sprovveduti - che tanto sprovveduti non sono stati - con la scusa che li avrebbe liberati dal demonio, nonché un altro in cui invece è stato messo in evidenza come ben 2500000 di euro di soldi pubblici, dello Stato Italiano, sono stati devoluti al restauro di un palazzo romano possesso/territorio del Vaticano, con il pretesto che vi si sarebbe stata allestita una pinacoteca aperta al pubblico, laddove l'inviato de Le Iene è stato invece mandato via in malo modo e persino minacciato di percosse, con un'arroganza e una ferocia da regime totalitario.
In entrambi i casi c'è dietro la religione a giustificare l'azione estorsiva, nel caso del ciarlatano nei confronti di privati, nel caso del palazzo del Vaticano nei confronti di tutti noi Italiani (con la collusione e complicità di qualche politico "nostro", sicuramente)!
Ulteriore differenza, ovviamente, è data dal divario tra le due cifre, ma, è ovvio, il ciarlatano, rispetto ai 2000 anni della Chiesa, è un piccolo e patetico parvenu.
Chi ha cervello per capire, capisca!
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