Ceviche a colazione... il mio primo libro!

15 novembre 2011

C'è ben poco da festeggiare

Un mio amico brasiliano m'ha chiesto, via email, se fossi contento della caduta di Berlusconi.
Gli ho risposto di sì, senz'altro, era ora. Però...
È il modo che offende.
Sì, perché Berlusconi non è caduto a causa della volontà popolare espressa attraverso i mezzi della cosiddetta democrazia, anzi, sono pronto a scommettere che con questi avrebbe ancora vinto.
È stato fatto cadere da qualcuno molto potente, dai potenti del mondo, per cui l'Italia è solo un pezzo dello scacchiere geopolitico dove si deve giocare secondo certe regole, altrimenti sei fuori.
Come hanno fatto fuori Gheddafi, come faranno fuori Assad, quasi sicuramente anche Ahmadinejad e poi magari Chávez, chi può prevederlo con certezza?
Il punto è che questi potenti, per mantenere il loro potere, hanno bisogno di imporre un nuovo ordine mondiale e spazio per personaggi troppo fuori dalle righe non c'è ne più tanto come in passato.
E chi è stato chiamato a sostituire Berlusconi in Italia? Naturalmente un un uomo fidato, un uomo legato al potere, un uomo della Goldman Sachs e del gruppo Bilderberg, nonché massone, per intenderci. Mario Monti.
Nominato in fretta e furia prima Senatore a vita e poi Presidente del Consiglio.
È questa la vera faccia della democrazia occidentale controllata dai potenti del mondo.
Una democrazia che come ha scritto Rossana Rossanda su il manifesto (Perché non sciogliere il popolo?, 4/11/2011), serve solo ormai come pretesto per andare a bombardare “dovunque ce lo chiedano - non conta là dove si tratta di soldi. Sui soldi si decide da soli, fra i più forti, e in separata sede. Davanti ai soldi la democrazia è un optional”.

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