Ceviche a colazione... il mio primo libro!

28 dicembre 2012

Incitamento allo stupro con aggravante ideologica

La notizia del pamphlet femminicida del parroco di Lerici, che nemmeno voglio nominare per non dargli la pubblicità che sta cercando, è di quelle che ci fanno capire in che mondo siamo. Un mondo in cui sostanzialmente è cambiato poco e nulla rispetto al passato - cambiato in meglio, intendo dire - e in cui, anzi, le tentazioni di rinnovare continuamente la violenta prevaricazione ideologica  sui deboli in genere, che prende origine dall'antica sovrastruttura patriarcale maschilista, sono piuttosto all'ordine del giorno.
Per spiegarmi meglio, siamo per esempio in un mondo in cui il 27 gennaio ci chiedono, soprattutto a noi insegnanti di Lettere, di celebrare il Giorno della Memoria dei campi di concentramento nazisti, laddove ce li abbiamo ancora oggi e in casa nostra i campi di concentramento: i famigerati CIE (detti così dopo essere stati resi più duri dall'ultimo - o meglio penultimo - governo di destra), già CPT, istituiti, peraltro nel contesto di una iniziativa europea, sulla scorta della legge Turco-Napolitano del 1998, prodotta, cioè, da un governo di "centro-sinistra" e firmata dall'attuale deputata del PD Turco, che ancora oggi se la tira da "politica solidale", e dall'attuale presidente della Repubblica Napolitano, su cui non ritengo necessario spendermi in definizioni, che sarebbero vanamente ingiuriose.
Il parroco in questione, un evidente psicopatico misogino fanatico, sostiene sostanzialmente che sono le donne a provocare, negli uomini, la tentazione dello stupro e del femminicidio, con i loro comportamenti, cioè, solo per il fatto di esistere e di esprimersi liberamente. Dovrebbero, secondo lui, evidentemente, tornare ai tempi in cui stavano rinchiuse in casa, coperte dalla testa ai piedi, con il divieto di frequentare uomini. Imposizioni che già, di per sé, sono una violenza. Come sanno bene gli psicologi.
Insomma, per questo pretino sarebbero le donne che vanno in giro troppo nude a scatenare l'impulso bestiale negli uomini! Affermazione che offende sia le donne sia gli uomini, definiti in principio bestiali.
Affermazione che per giunta è anche poco originale, in quanto è stata per secoli la giustificazione dei cosiddetti "delitti contro la morale", come veniva chiamato fino a non molto tempo fa lo stupro, nonché del femminicidio, per esempio da parte dei mariti e dei padri. Ma anche giustificazione degli stupri di massa che hanno subito le donne indigene di tutti i continenti extraeuropei da parte dei colonizzatori europei. Al cui proposito mi viene da rispondere al pretino di Lerici con le parole di un altro religioso ben più degno di questo epiteto di lui, il sarzanese Nicolò Mascardi - e Sarzana non è tanto lontana da Lerici -, vissuto nel XVII secolo e missionario in Cile, il quale ha detto che gli indigeni d'America, pur andando sempre completamente nudi, avevano molta più morale dei conquistadores spagnoli e europei in genere. Lo stesso assunto, peraltro, che ispira i cosiddetti naturisti.
Io dico che se fossimo in una società davvero civile si dovrebbe punire il pretino di Lerici condannandolo per un reato che purtroppo (ancora) non esiste: l'incitamento allo stupro con aggravante ideologica, che dovrebbe essere più grave dello stupro stesso, così come è più grave il reato del mandante piuttosto che quello dell'omicida.
Chissà se vedremo una società in cui ci siano leggi che prevedano reati come questo. Per ora, vediamo una società che invece continua a giustificarli.

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