Ceviche a colazione... il mio primo libro!

25 ottobre 2015

Non è più il tempo delle grandi letterature

Ieri ho partecipato all'assemblea pubblica organizzata dall'USB intitolata "NO BORDERS Per la libertà di circolazione, contro le guerre, oltre la solidarietà la necessità di agire dopo lo sgombero di Ventimiglia".
Sono arrivato un po' tardi (a causa del fatto che mia mamma ha avuto di nuovo bisogno di essere portata al pronto soccorso), ma per fortuna hanno iniziato pure loro con un certo ritardo rispetto all'ora marcata.
Ci tenevo infatti a non perdermi nulla!
Il tema penso che sia tra i più attuali e scottanti del momento.
I relatori sono stati Emilio Quadrelli della stessa USB Genova; Aboubakar Soumahoro della Coalizione Internazionale Sans-papiers, Rifugiati e Richiedenti asilo CISPM, anche lui pure membro della Confederazione USB; Flavio Novara, Mirca Garuti e Milena (non ne è stato riportato il cognome) del Comitato Per non dimenticare il diritto al ritorno e del Comitato Per non dimenticare Sabra e Chatila, fondato da Stefano Chiarini già giornalista de il manifesto; un membro dell'Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP), tale Rajah di Ramallah, in Cisgiordania, da bambino profugo della Guerra dei 6 giorni del 1967; infine, la mia massima curiosità (e anche un po' di rammarico di non aver potuto essere uno di loro), alcuni esponenti del movimento No Borders di Ventimiglia, il cui portavoce è stato un simpatico ragazzo dall'accento campano di nome Felice.
Non voglio fare in questa sede un riassunto di quanto si è detto: si è parlato di Palestina e di Siria, di migranti e profughi, di come un occhio superficiale potrebbe non vedervi nesso, laddove il nesso è l'imperialismo colonialista, di cui soprattutto Emilio Quadrelli ha voluto esporre anche una storia sintetica, almeno dell'ultimo secolo. Aboubakar Soumahoro, a cui è capitato di chiudere la conferenza e il dibattito, ha giustamente detto anche che oggi non c'è più un solo imperialismo, ma tanti imperialismi in una "guerra tra bande". E ha anche pronunciato più volte la frase che ho scelto di usare come titolo di questo mio post, a voler ribadire lo slogan del titolo dell'incontro: Necessità di agire!!!
Io sicuramente continuerò ad agire sul fronte della sensibilizzazione e dell'informazione dei miei alunni a scuola - proverò ad invitarvi anche alcuni dei personaggi che hanno parlato ieri -, ma sento urgente da tempo il bisogno di fare di più, alla faccia dei soffocanti impegni quotidiani: sensibilizzare e informare non basta, indignarsi non basta, come ha detto Ingrao.
Occorre impegnarsi in prima persona. E non certo solo su facebook o sul blog.

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