Ceviche a colazione... il mio primo libro!

16 novembre 2015

L'occidentalismo dell'ISIS

Da quanto sta emergendo, gli attentatori di Parigi, come quelli di Charlie Hebdo o come il famigerato Jihadi John, non sono originari di chissà quale Paese islamico quali la Libia o la Siria, per citarne due dove sono tuttora in corso delle guerre in cui l'Occidente ha messo lo zampino, ma sono europei, francesi o belgi, sia pure con ascendenze che rimontano a qualche Paese islamico, d'accordo, ma comunque si tratta di soggetti vissuti, cresciuti e educati - e plagiati - in Occidente.
Come il povero Giuliano.
E come tanti altri poveri sfigati che in Occidente hanno conosciuto solo pregiudizi, disoccupazione, complessi d'inferiorità e di cui qualche canaglia in mala fede ha saputo strumentalizzare il profondo risentimento e la voglia di rivalsa. Per non dire vendetta.
Vendetta fasulla contro altri poveracci come loro che stavano provando a divertirsi e a distaccarsi da una realtà spesso cupa a un concerto o allo stadio...
Guerra tra poveri. Anzi, poveracci ignoranti strumentalizzati all'odio e per l'odio reciproco, come ha fatto quell'energumeno di Belpietro.
Ciò che vuole il potere. Da sempre.
Ecco perché continuo a vedere nell'ISIS una creatura dell'Occidente.
Basta saper leggere e interpretare la storia.
(P.S.: non manca chi è d'accordo con me: "Leurs guerres, nos morts: la barbarie impérialiste engendre celle du terrorisme").

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