Ceviche a colazione... il mio primo libro!

9 gennaio 2016

Il disprezzo delle donne

Com'è noto, il 9° punto del celebre Manifesto futurista di Marinetti recita: "Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna".
E non fu certo un caso che in questa violenta espressione di maschilismo laico, evoluzione tutta occidentale delle religioni patriarcali, fossero associate la glorificazione della guerra e del militarismo assieme a quella del disprezzo delle donne. Si tratta infatti un'associazione persino ovvia, ampiamente studiata dagli etnologi e dagli storici, per quanto molti lo abbiano fatto con i classici paraocchi, ma non certo studiose quali la celebre Marija Gimbutas o la meno nota ma straordinaria Sara Morace.
In Occidente, nell'ultimo secolo, i diritti delle donne hanno conseguito faticosamente e dolorosamente una propria vitalità, anche se ancora oggi c'è bisogno di un video provocatorio come quello prodotto dalla onlus norvegese CARE per denunciare il linguaggio maschilista duro a morire, che, anche per gioco o per consuetudine, è ricchissimo di insulti quali "puttana, troia, ecc.", sentiti come "normali", appunto, a far del male, invero, alle proprie madri, le proprie sorelle, le proprie figlie.
Eppure c'è chi ha stigmatizzato questo video come femminazi!
Ora, stanno facendo discutere i fatti di Köln, con la volontà di alcuni di attribuire solo al mondo musulmano la peculiarità del disprezzo delle donne!
Nessuno discute il fatto che l'islam sia una religione patriarcale, come tutte quelle dominanti, cristianesimo compreso, e che abbia prodotto una cultura molto maschilista (l'ho vissuta personalmente in Tunisia, uno dei Paesi islamici più laici, peraltro), accentuata dal cancro islamista che però, insisto, è più di matrice occidentale che islamica.
Altrettanto ovvio che i fatti di Köln, forse non isolati, visto che fatti analoghi pare che si siano svolti in Svezia, siano stati pianificati come un attacco islamista all'Occidente e alle sue conquiste nel campo dei diritti umani, in particolare, appunto, quello dei diritti delle donne. Lo dimostra il foglietto trovato in tasca di uno dei pochi aggressori arrestati (e subito rilasciato, perché?) in cui era riportato una sorta di dizionarietto di insulti maschilisti tedesco-arabo.
Ma questo, secondo me, conferma che l'islamismo è strettamente legato alle forze oscure e retrive dell'Occidente. Il tempo lo dimostrerà.
Ma, ovviamente, nel frattempo occorre opporre una tenace resistenza!
Ammirazione e sostegno, quindi, alla bellissima e straordinaria artista Milo Moiré, che nella piazza dei misfatti a Köln, ha manifestato totalmente nuda (sfidando un freddo feroce!) per 20 minuti con un cartello in cui campeggiava la scritta: "Rispettateci! Non siamo selvaggina, anche se siamo nude!".
E le associo la decisa affermazione di una mia alunna, Ilaria, che ha sottolineato come può pure andare in giro nuda, con le gambe aperte, e nessuno ha il diritto di toccarla!

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