Ceviche a colazione... il mio primo libro!

24 giugno 2016

Dalla Brexit alla fine di un sogno

Dopo la Brexit si profilano altre situazioni analoghe: il regno Unito, con la secessione di Scozia e Irlanda del Nord che si riunirebbe con l'Eire, la Francia, dove Marine Le Pen ha già lanciato la Frexit (stiamo Frexit!), l'Italia stessa, dove non sono pochi gli antieuropeisti, a cominciare dalla Lega.
Invero, l'UE tutta, il cui sogno è ormai davvero al tramonto, si sta disgregando, un processo iniziato nel 2001 per volontà degli USA quando costrinsero l'UE a spaccarsi all'ONU con l'approvazione o meno dell'invasione dell'Iraq. Poi infatti fallirono la costituzione europea e altre iniziative finalizzate all'unione politica e l'UE si è limitata a diventare una grande area di mercato controllata dalle banche e dalla NATO, cioè dagli USA. E soprattutto è diventata la Fortress Europe anche in tal caso su modello USA, quella che fa tanti morti e viola i diritti umani. 
Personalmente, ho accarezzato l'illusione europeista, ma l'ho abbandonata già da tempo, quindi non piango per la fine dell'UE, tanto più che è innegabile che da quando c'è l'euro siamo tutti più poveri, solo i ricchi si sono arricchiti ancora di più. 
Piango piuttosto appunto per la fine di un sogno. Ha prevalso come sempre l'antico principio del divide et impera e pavento futuri tempi bui, per noi, ma soprattutto per i nostri figli.

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