Ceviche a colazione... il mio primo libro!

21 gennaio 2010

San Bettino slogan di regime

La beatificazione di San Bettino ladro e corruttore a cui abbiamo assistito in questi giorni da parte del governo e dei suoi lacché è una vera e propria arrogante affermazione di programma di regime. Il messaggio è chiaro: facciamo quello che vogliamo e nessuno deve interferire!
L'approvazione in Senato del ddl sul processo breve ne è stata la conseguenza politica immediata.
Tra breve, santificheranno anche Mussolini e tanti altri.
E allora sarà chiaro fascismo per tutti, non solo per chi ha occhi per vedere e cervello per giudicare.

6 commenti:

Roberto ha detto...

E naturalmente e giustamente ci facciamo la nostra "bella" figura all'estero:
http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2010/jan/24/italy-corruption-wealth-gdp-berlusconi

Cinzia Vitiello ha detto...

Carissimo,
purtroppo,invece,non è per nulla chiaro che sia vero fascismo(e già da un pò),perchè il popolo italiano sembra aver perso sia gli occhi per vedere che il cervello per ragionare...
Un abbraccio
Cinzia Vitiello

Roberto ha detto...

Cinzia Vitiello...
Sei tu, la mia ex compagna di scuola, o un'omonima?

Cinzia Vitiello ha detto...

Sì sì,sono io...ho trovato per caso questo blog ma sapevo del tuo interesse per la scrittura...sai,mi fa una strana impressione saperti insegnante,tu che sei sempre stato"contro"...ma,come ho letto nella tua intervista,erano forse gli insegnanti a non riuscire ad interessarci alle materie,a renderle noiose e pesanti.Un affettuoso saluto
Cinzia

Roberto ha detto...

Ciao Cinzia!
Non sono mai stato contro la "scuola", nemmeno quando ero ragazzo e neanche ero in grado di formulare in piena consapevolezza una protesta.
Ero contro la Bodrito, la Monti e la Pozzi, professoresse che tu probabilmente non hai conosciuto perché della sezione in cui ero prima di essere introdotto nella A, ero contro la Puddu, tutte persone mediocri, prima che docenti pessime.
Ho mantenuto un buon ricordo solo della Fabro, di Currao e della Carbonetto (che ho incontrato recentemente, tra l'altro, mentre i primi due sono nel mondo dei più da tempo), dei quali, però, col senno di poi, non condivido il metodo né "l'entusiasmo". Ma erano/sono persone come si deve. E insegnanti significativi.
Tutti gli altri avevano più boria e meschinità che preparazione e umanità. E carisma, le doti che deve avere un insegnante.
E tu, che mi racconti?

Cinzia Vitiello ha detto...

Ciao Roberto,
è un piacere risentirti dopo tanti anni...
ricordo perfettamente com'eri,preferivi una lettura"privata"piuttosto che la pedisssequa lezione scolastica.Alcuni insegnanti avevano previsto che avresti avuto maggiore facilità negli studi universitari,meno costrittivi,e credo avessero ragione.
Condivido in pieno le opinioni sugli insegnanti:di Currao conservo un buon ricordo,era l'unico che,appena entrava in classe,ci zittiva tutti...eravamo terrorizzati o era il carisma(dote fondamentale per insegnare,oltre alla preparazione)a cui accennavi?Forse entrambe le cose..
Che dirti di me che non risulti noioso?Dopo il liceo ho frequentato Giurisprudenza(facoltà che non mi si addiceva per nulla,la mia passione era psicologia)e nel contempo ho conosciuto mio marito...ho lasciato tutto e credo di essere stata tra le prime,della nostra classe,a sposarsi.Purtroppo,circa tre anni e mezzo fa,mio marito è mancato improvvisamente,il trauma è stato devastante,ma ho scoperto in me una forza che non sapevo neppure di avere...beh,penso di averti tediato abbastanza.
Tu invece,di cose da raccontare devi averne parecchie!!!
Sai,ho saputo che scrivevi perchè,tempo fa,ho frequentato un corso di teatro in Regione e l'insegnante ci ha proposto una tua poesia...è che non ricordo il nome della docente(sarà la demenza che avanza?):-)
Anch'io ho msn e,se ti fa piacere,puoi aggiungermi alla lista dei tuoi contatti:cinzia.v@live.it
Spero di risentirti,grazie e...a presto!