Ceviche a colazione... il mio primo libro!

4 novembre 2010

Il Paese di Bunga Bunga

Il buon Culicchia qualche anno fa – 2004, mi pare – ha pubblicato un eccellente romanzo, Il Paese delle Meraviglie, sarcastico nel titolo, crudo nella trama, una trama che parla di noi Italiani che, in buona sostanza, lo prendiamo in quel posto. Sin da giovani. Anzi giovanissimi.
L'anno protagonista è il 1977, anno di illusorie rivoluzioni, di concrete delusioni.
Ma sembra che ci possiamo leggere i nostri giorni, i giorni di sempre, nel nostro “Assurdo Bel Paese”, a citare Guccini.
E infatti, a proposito di giovanissimi, giovanissime sono le ragazzotte procaci che in cambio di cifre consistenti, per le quali io, insegnante precario, devo lavorare almeno 5/6 mesi, offrono il didietro al “nostro” Presidente del Consiglio in occasione dei festini che fa organizzare per rilassarsi dall'enorme mole di lavoro a cui si sottopone, come ha dichiarato. Rilassarsi assieme e grazie a queste donnine che, come ha nuovamente dichiarato, gli piacciono molto, laddove non ha risparmiato l'ennesima battutaccia nei confronti dei gay per i quali nutre una vera ossessione, è ormai il caso di dirlo.
Ci sarebbero molti spunti su cui riflettere.
Molti dei quali sono già stati messi in rilievo: l'abuso di potere, quando ha telefonato alla Questura di Milano per far rilasciare l'amichetta che gli aveva venduto le chiappe; l'umiliazione che fa soffrire ai pubblici ufficiali che devono fare da scorta alle sue “escort”, anziché a quanti sono minacciati dalle mafie; la brutta figura internazionale che per l'ennesima volta fa soffrire a tutti noi cittadini italiani, ecc.
Senza dimenticare gli aspetti più importanti, cioè la crisi di governo di fatto in un Paese costretto a soffrire gli “scandali” del capo del governo stesso, senza conseguenze per lui, che rimane sempre lì, ma con conseguenze gravi per tutti noi, che soffriamo il suo malgoverno, orientato ad affermare i suoi interessi e ad affossare gli interessi collettivi.
E detti scandali servono anche da specchietto per le allodole, proprio per distrarci dal malgoverno. Chomsky docet (http://romras.blogspot.com/2010/10/ten-most-important-ways-of-manipulating.html).
In un Paese veramente democratico questo non accadrebbe.
Ma non siamo un Paese veramente democratico. Lo dice, tra gli altri, il Democracy index de The Economist.
Ma voglio continuare anche un'altra riflessione, iniziata qualche post fa (http://romras.blogspot.com/2010/08/il-maestro-e-il-cavaliere.html), dove ho voluto produrre un “lusus letterario” sugli aspetti diabolici di Berlusconi.
Si può aggiungere che al Diavolo – al suo archetipo/stereotipo – piace il sesso anale, proprio come a Berlusconi (e al suo amico Gheddafi, a quanto s'è detto). Così almeno ci dice la teologia cristiana (finalizzata a demonizzare gli omosessuali).
Gl piacciono i deretani delle donne – e a quanto pare le donne le valorizza solo per questi aspetti “posteriori” –, ma gli piace invero mettercelo lì a tutti quanti. E lo sta facendo da quasi due decenni, trascurando gli anni precedenti in cui comunque stava nell'ombra, all'ombra dei potenti d'allora, spazzati via da Tangentopoli, funzionale ad aprirgli la strada.
E il deretano peraltro è l'oggetto sessuale che le donne hanno in comune con gli uomini, dettaglio che dovrebbe far riflettere soprattutto gli psicologi che dovrebbero saper bene che uno che come Berlusconi tanto spesso attacca i gay, evidentemente lo fa perché deve essere ancora vitale in lui un'omosessualità irrisolta.
Discorso semplicistico, però, in quanto Berlusconi quasi mai dice cose a casaccio, sta sempre seguendo un suo preciso percorso, in tal caso quello che porta a far focalizzare l'attenzione da parte della maggioranza maschilista e omofoba nei confronti di una categoria la cui persecuzione e discriminazione è persino un classico.
Un altro specchietto per le allodole, insomma. O forse entrambe le spiegazioni sono valide, del resto, ripeto, che gli piaccia godere sui nostri didietro, mi pare persino ovvio.

1 commento:

Roberto ha detto...

Voglio provare una previsione, magari sbaglierò...
Tra poco comunque si andrà alle elezioni anticipiate, con Fini che si proporrà come nuovo leader di una destra cattolico-liberale, a rappresentare tutti quei poteri che Berlusconi ha deluso, Fiat, Chiesa, Confindustria, ecc.
Invero Fini rimarrà con un palmo di naso, perché probabilmente "scenderà in campo" Cordero di Montezemolo, che attende sul trespolo incombente come un condor.
A Berlusconi rimarrà l'alleanza con la Lega, e dovrebbe perdere, ma non lo darei tanto per scontato.
Se comunque perderà, e vincerà il PD - ma non ci credo! -, la Lega tenterà, e stavolta per davvero, la secessione al nord, in cui crescerà ancora e molto, perché si prenderà i voti di Berlusconi.
Il quale, probabilmente, se ne andrà a godersi la lauta pensione nella sua villa di Antigua, assieme alle sue escort minorenni.