Ceviche a colazione... il mio primo libro!

4 dicembre 2012

Concordo con Fini (Massimo)

Non indecisi, ma decisi a non votare

di Massimo Fini - 03/12/2012

(http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44617)

I partiti interpellano le Sibille Cumane, cambiano nome, elaborano sofisticate strategie per catturare gli 'indecisi'. Ma gli 'indecisi' non sono affatto indecisi, sono decisissimi: a non andare a votare. O, in subordine, a dare il proprio consenso a Grillo che è quasi la stessa cosa perché 5Stelle è innanzitutto un movimento contro i partiti.
Sono più di trent'anni che i partiti, impadronitisi dello Stato, ci menano per il naso. A metà degli anni '70, dopo l'emergere dei primi scandali, i partiti proposero un referendum per il loro finanziamento pubblico. “Così” dissero “non ruberemo più”. Cosa in sé già curiosa, con l'aggiunta che i partiti sono delle associazioni private, non diversamente da una bocciofila, e non si vede perché i cittadini li debbano finanziare per legge. Comunque noi italiani, diligenti, obbedienti e grulli, votammo sì. Quindici anni dopo, con la prima Tangentopoli, si scoprì che rubavano cento volte di più. Ma in precedenza c'erano stati i favolosi anni '80, quelli della 'Milano da bere'. Peccato che la bevessero solo i socialisti e qualche troia non ancora promossa ad escort. Ma questo è il meno. Gli anni del Caf e dei suoi valvassini si caratterizzarono, oltre che per le ruberie, per il più colossale e sistematico voto di scambio. In questo quadro si inseriscono – ma è solo un esempio – le pensioni baby, le pensioni di invalidità false, le pensioni di vecchiaia fasulle, le pensioni d'oro. Tutti sapevano, perché le statistiche demografiche sono le più precise, che nel 2000 quella italiana sarebbe stata una popolazione di vecchi. Ma loro, i partiti, sperperavano allegramente, a proprio uso, il denaro derubando le generazioni future. Après moi le déluge. Che infatti è arrivato.
Nel 1989 il crollo dell'Urss cambiò il volto dell'Europa. La Germania si riunificò, la Jugoslavia si dissolse. Più modestamente in Italia molti cittadini, non più ossessionati dall'incubo comunista, si sentirono liberi di abbandonare i vecchi partiti. E votarono Lega. La comparsa, dopo vent'anni, di un partito di opposizione (il Pci era stato associato al potere e faceva parte del blocco compatto della partitocrazia) permise le inchieste di Mani Pulite che accertarono una grassazione di denaro pubblico che Giuliano Cazzola ha valutato, con un calcolo prudenziale, in 630 mila miliardi, un quarto di quel debito pubblico che oggi costringe i soliti noti, vale a dire il ceto medio, a stringere la cinghia o a scivolare nella povertà nuda e cruda. Per i partiti il '92-94 avrebbe potuto essere un momento di riscatto, la presa di coscienza che era tempo di cambiar strada, che il popolo italiano non poteva essere derubato all'infinito. E invece, passata la buriana, riuscirono, con la complicità di quasi tutto il giornalismo italiano, a trasformare i ladri in vittime di una magistratura proterva, giustizialista, giacobina. E continuarono nelle antiche pratiche per altri vent'anni, mentre sulla scena compariva un energumeno, tale Silvio Berlusconi, un presidente del Consiglio che una recente sentenza del Tribunale di Milano ha definito “delinquente naturale”, cioè un individuo portato, per 'forma mentis', a delinquere. E una cosa del genere, nonostante tutto, non si era mai vista, nemmeno in Italia.
Non è vero che siamo 'indecisi'. Siamo, al contrario, decisi a tutto. Questa classe politica deve essere azzerata, correndo anche il rischio di mozzare le teste a quelle poche persone perbene che pur vi sono. Abbiamo bisogno di ricominciare da capo. I tunisini si sono liberati di Ben Alì e della sua cricca in due giorni. Noi italiani, più vecchi, più stanchi, più fiacchi, ci metteremo un po' di più. Ma io sento che l'ora è giunta.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non concordo affatto!!
Se non votasse nessuno?'
Votare è espressione della democrazia, piuttosto cambiamo dall'interno.
I Grillini? Bella espressione di volere popolare.
Non si muove foglia che Grillo non voglia.
E Grillo è quello che pensa?
Ciao
I.U.

Roberto ha detto...

Se non votasse nessuno, cara I.U., l’attuale putrescente casta al potere non potrebbe dichiarare baldanzosamente di rappresentare gli Italiani. E sarebbero costretti per esempio a cambiare (auspicabilmente in meglio, magari tornando al proporzionale totale) la vergognosissima legge elettorale in vigore che sicuramente non è democratica, laddove ora stanno nicchiando in tutti i modi, nonostante appelli e scioperi della fame, onde evitare di cambiarla. E poi non votare funzionerebbe anche come scossone al sistema che ci sta schiacciando tutti: anche quello dovrebbe cambiare, ma per riuscire a cambiarlo non basta non votare, occorrerebbe anche che tutti chiudessero i propri conti bancari e rinunciassero alle auto e ai cellulari.
In ogni caso né Massimo Fini né tanto meno io ci stiamo pronunciando a favore di Grillo, che personalmente trovo sin troppo simile a Mussolini, nella sua parabola ascendente al potere; Massimo Fini si è limitato solo a dire che – parafraso - quelli che non hanno il coraggio e la lungimiranza di non votare proprio, votano Grillo, perché il suo movimento è dichiaratamente contro i partiti. Ma precisa: è quasi la stessa cosa.
Secondo me, no, non è quasi la stessa cosa. Meglio non votare proprio, non solo perché Grillo è da temere, ma anche perché votando comunque si tiene su questa farsa di democrazia.
Con Massimo Fini invero non sono d’accordo nemmeno quando parla di “mozzare le teste a quelle poche persone perbene che pur vi sono”, se lui la intende letteralmente. Se invece la intende metaforicamente, come credo, nel senso di defenestrare dal potere tutti a prescindere, sono d’accordissimo. Perché, ripeto, è il sistema che va cambiato, non ha senso tenerlo a galla con persone valide e oneste.
Ad ogni modo, se non votiamo che cosa pensi che succeda? Che degeneriamo in una dittatura? Ebbene, sappi che siamo già in una dittatura. Non ti sei accorta che Monti è un dittatore? E, più in generale, per quanto riguarda gli ultimi 7 decenni della storia del Paese, non ti sei accorta che siamo a sovranità limitata e siamo occupati militarmente dagli USA?
Roberto

Anonimo ha detto...

Non mi convinci a rinunciare al voto.
Se non votassimo Monti o chi per lui sarebbe giustificato.
Almeno proviamoci.
Perché chi, come te, è giovane ed energico non ci prova da dentro?
I.U.
P.S. avevo capito che Grillo non è nelle tue corde

Roberto ha detto...

Se non votassimo, ripeto, Monti o chi per lui sarebbero costretti a gettare definitivamente la maschera e a dichiarare ufficialmente la dittatura, che già esiste di fatto, con tutte le conseguenze, anche internazionali, che tale atto susciterebbe.
E poi, proviamoci con chi? Gli unici partiti per cui voterei, non raggiungeranno sicuramente il quorum. Come è successo negli ultimi anni. Voti inutili e che servono solo a legittimare numericamente quelli per cui non voterei mai: di fatto, è come se avessi votato per Berlusconi! Capisci bene che è come se ci dicessero: votate pure, ma alle nostre condizioni, cioè per noi e basta! Ti sembra democrazia questa?
Quanto al “provarci da dentro” in quanto “giovane e energico”, se ti riferisci a entrare in qualche partito, è un’illusione che ho già vissuto, e ho già capito che non funziona, se ti riferisci a entrare in qualche movimento, ci sto provando, in varie situazioni, ma anche in tal caso non sempre c’è da fidarsi, spesso si rischia di favorire gli stessi che si vogliono combattere, se invece ti riferisci all’impegno che in quanto essere umano, “cittadino” e insegnante ci devo mettere per contrastare il sistema, anziché stare zitti e far finta di nulla a far shopping, a guardare la partita o a giocare con il computer, ebbene, credo che ce lo sto già mettendo questo impegno. Peraltro, non sono poi così giovane, forse energico...
Roberto