Poco più di un anno fa avevo
pubblicato su questo mio blog un articolo, o meglio una sorta di
invettiva, dedicata allo “sbirro”. L'avevo fatto spinto da una
vicenda personale che in seguito ho chiarito e per questa e solo per
questa ragione l'ho rimossa, non certo per le squallide minacce che
ho ricevuto da una certa collega Elisa che diceva di conoscermi,
laddove io non conosco lei e non ci tengo, dato il suo bassissimo
profilo morale e umano, né l'ho rimosso per le critiche e minacce
che ho ricevuto da un'altra sedicente collega, nonché giornalista,
come si è pomposamente titolata, chiamata Campanella, che tra
l'altro aveva attaccato anche il mio italiano, facendomi un po'
ridere invero, visto che nel suo commento, nonostante fosse breve, la
lingua del sì era stata oltremodo violentata: m'immagino come scriva
i suoi articoli di “giornalista”!
Poi mi aveva criticato e
insultato anche un anonimo, ma gli anonimi, come gli ignavi di Dante,
non contano nulla e non meritano nulla.
Comunque, nella citata riflessione, il
mio tema di fondo, documentato da vari casi personali e no,
consisteva nel messaggio persino ovvio: “alla larga dagli sbirri!”, laddove per
sbirri intendevo quei personaggi che hanno la ventura per loro,
sventura per gli altri, di indossare una divisa e ne fanno il mezzo e
il modo per prevaricare sulle persone comuni, come peraltro attestano
i classici della letteratura di tutti i tempi, quali Manzoni, per
esempio.
Altra cosa sono i funzionari di
pubblica sicurezza, quale che sia l'arma a cui appartengono, che
svolgono con dedizione il loro lavoro, nel rispetto degli altri e
della Costituzione. Mio padre è stato tra questi, avendo servito 12
anni nella Guardia di Finanza, molti miei zii o cugini, pure, sono
stati poliziotti o carabinieri, mi hanno raccontato molti aneddoti su
che cosa significhi svolgere questo mestiere, tra difficoltà
estreme, rischi enormi, disprezzo o diffidenza da parte della gente
comune, umiliazioni subite da parte di superiori indegni, ecc. ecc.
Io stesso ho fatto 17 mesi di Marina
Militare a suo tempo, e so che cosa vuol dire far parte di un corpo
armato. Ho addirittura bazzicato i ministeri a Roma quale
rappresentante COCER, sbattendo la faccia contro l'inettitudine e
l'indecenza dei politici, che strumentalizzano in vario modo le Forze
Armate...
Ma procediamo. Perché ritorno
sull'argomento?
Il principale, molto fiacco, argomento
che hanno usato quanti mi hanno criticato, minacciato e insultato per
la riflessione citata è stato che io, in quanto insegnante, non mi
sarei dovuto permettere di oltraggiare le Istituzioni, specie nei
confronti dei miei alunni, laddove i soggetti critici sono invero
tanto idioti e ottusi, da tipici piccoloborghesi, da non capire
quello che ha detto in passato un personaggio quale Giuseppe
Dossetti, che non era certo un anarcoinsurrezionalista: “Quando i
poteri pubblici violano le libertà fondamentali e i diritti
garantiti dalla Costituzione, la resistenza all'oppressione è un
diritto e un dovere del cittadino”. A maggior ragione, aggiungo io,
di un insegnante, che deve essere un garante della Costituzione,
nell'esercizio del suo dovere professionale e non solo!
Qualche anno fa, quell'indecente
fascista di Fini, allorché indegnamente ricopriva la carica di
Presidente della Camera, ha definito i docenti dei sovversivi,
laddove io avevo replicato, dal mio piccolo, che, con soggetti come
lui alle massime cariche della Repubblica “democratica”, essere
un sovversivo per me era un titolo d'onore, un riconoscimento alla
mia dedizione alla causa delle libertà e dei diritti umani contro i
prevaricatori come lui, che peraltro è stato solo un pesce piccolo,
una pedina e nient'altro. E ormai, dopo che il suo padrone Berlusconi
l'ha fatto fuori, non conta più un cazzo.
Oggi, 1° maggio 2015, abbiamo un
Poletti che celebra la festa dei Lavoratori, mentre cerca di
schiavizzarli ulteriormente con il famigerato Jobs Act!
Abbiamo avuto nei giorni scorsi un
Tortosa, che, sfacciatamente e arrogantemente, ha fatto pubblica
apologia di reato, in quanto partecipe impunito e iperprotetto, come
gli altri suoi colleghi/camerati, della “macelleria messicana”
della Diaz, crimine contro l'umanità e contro la democrazia per cui
l'Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia Europea;
inoltre ha anche oltraggiato gravemente la memoria di Carlo Giuliani
assassinato da suoi colleghi, tutti sgherri imbecilli dei potenti
prevaricatori dei deboli, come i bravi di Don Rodrigo, tanto per
rimanere nel campo delle citazioni manzoniane, e in seguito a questo
è stato appena sospeso dal servizio, laddove i superiori che l'hanno
sospeso sono sicuro che segretamente si sono congratulati con lui, e
sarà altrettanto sicuramente reintegrato e magari promosso una volta
che le acque si saranno calmate!
Abbiamo un Renzi indegnamente
Presidente del Consiglio, carica per cui nessuno l'ha votato,
laddove, dopo Monti, è il secondo dittatore che abbiamo avuto in
Italia negli ultimi pochi anni della nostra storia recente, dittatore
nel senso originale, latino, del termine, cioè funzionario che nella
Res Publica romana era nominato capo del governo in via eccezionale,
a sovrapporsi sul precedente governo regolare ritenuto non più in
grado di svolgere determinati compiti considerati fondamentali dalla
classe di potere.
E Monti, appunto, è stato chiamato a
sostituire l'ultimo governo “regolarmente” eletto di Berlusconi,
che ormai aveva perso gran parte del consenso interno e soprattutto
ogni credito internazionale, per imporci vessazioni quali la
famigerata spending review che l'ex cavaliere senza cavallo appunto
non riusciva più a imporci, dopo che del resto di vessazioni varie
ce ne aveva imposte già abbastanza, se pensiamo proprio al colpo di
Stato vero e proprio che ha compiuto durante il suo governo 2001-2005
(i citati fatti della Diaz, i mostruosi tagli ai servizi sociali, tra
cui gli 8 miliardi di euro tagliati alla Scuola, il porcellum, che
ora Renzi vuole peggiorare con l'italicum!), nonché nel suo ultimo
governo (il Pacchetto Sicurezza!!).
E Renzi, invece, da sindaco di Firenze
e boyscout di Gelli, come giustamente l'ha definito Grillo, ha
scalato prima il potere all'interno del PD, con un vero e proprio
golpe bianco, poi ha fatto le scarpe al governo pure “regolarmente”
eletto di Enrico Letta (che negli ultimi giorni, con le sue
dichiarazioni, sta dimostrando un notevole senso della dignità), e
ci sta imponendo abomini come il già citato Jobs Act, nonché,
provvedimento che mi tocca più da vicino, la famigerata “buona
scuola”, invero una riedizione peggiorata del decreto Aprea appunto
dell'ultimo governo Berlusconi, altra cosa che quest'ultimo non è
riuscito a fare e che Renzi, con la sua bella faccia da stracchino
avariato, come mi è capitato di dire alla recente assemblea
sindacale dei docenti contrari proprio alla “buona scuola”
renziana – assemblea stracolma! –, sta invece riuscendo a imporci
alla faccia del fatto che dovrebbe essere a capo di un partito di
centrosinistra!!!
E noi insegnanti dovremmo stare
zitti?!?
Limitarci a fare la nostra lezioncina,
intascarci il nostro magro stipendio e “rispettare” le
“Istituzioni” dello Stato?
Il giornalista d'assalto Gianni Lannes
oggi ha pubblicato sul suo blog un articolo che s'intitola
significativamente: “ITALIA: DITTATURA TELECOMANDATA DALL'ESTERO!”.
E ieri ne ha pubblicato un altro che
altrettanto significativamente s'intitola: “LE PRIME BOMBE ATOMICHE SCOPPIERANNO IN EUROPA”.
Ecco, ai miei alunni farò
leggere questi articoli di Lannes. E li commenterò con loro.
Perché penso che il dovere dell'insegnante sia quello non tanto di trasmettere ai propri alunni nozioni di grammatica e di matematica, quanto piuttosto quello di tentare di difenderli dalla lobotomizzazione che, con vari mezzi, le cosiddette Istituzioni impongono loro, come del resto a tutti, in modo da contribuire a farne cittadini consapevoli e critici di uno Stato veramente democratico.
1 commento:
Ho letto da qualche parte, ma posso sbagliare, che Dossetti quel passo che citi voleva inserirlo in Costituzione. Così, per dire...
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